Freddo e neve. Maltempo: in Abruzzo 300mila senza elettricità
Chieti (Ansa)
Regioni centrali e meridionali ancora fortemente coinvolte nel maltempo, in particolare da freddo, neve e vento. La regione più colpita è l'Abruzzo dove al momento un quarto della popolazione, circa 300 mila persone, è senza elettricità. L'attuale perturbazione - secondo le previsioni del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio - è destinata a durare ancora un paio di giorni, almeno fino a giovedì. Per i problemi legati all'interruzione dell'energia elettrica, Curcio ha detto che si sta lavorando per ripristinare la situazione dopo che le basse temperature hanno provocato problemi alle cabine dell'alta tensione, ma "ci sono situazioni difficili anche per consentire ai tecnici di intervenire", a causa della nevicate.
Mobilitazione per le popolazioni abruzzesi
Una squadra d'intervento è stata inviata oggi dalla Protezione Civile da Bolzano in Abruzzo per coadiuvare le operazioni di sgombero della neve. Assieme alla colonna mobile del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano, composta da sei uomini, alla volta dell'Abruzzo sono stati spediti, nel pomeriggio, una fresa a turbina, un mezzo pesante dotato di lama sgombra neve e un impianto di distribuzione carburante mobile. La squadra, coordinata dalla Regione Abruzzo si recherà come prima destinazione ad Atri (Teramo) 442 s.l.m. La priorità è lo sgombero della neve sulle arterie stradali al fine di ripristinare una viabilità primaria. La squadra resterà in Abruzzo fino a domenica e sarà, quindi, sostituita.
Anche l'Esercito è stato coinvolto nei soccorsi. Lo Stato maggiore, d'intesa con il ministero della Difesa, ha disposto di spostare in Abruzzo uomini e mezzi da Foggia. Questo in seguito anche all'appello lanciato dai sindaci delle aree più colpite. Saranno impegnati a liberare le strade dalla neve per ripristinare le comunicazioni. In particolare molti disagi per la viabilità si riscontrano a Chieti.
È stato riaperto sull'autostrada A14 il tratto tra Pescara Ovest e Lanciano, in entrambe le direzioni, chiuso da ieri sera a causa della caduta in carreggiata di un cavo elettrico che ha ceduto sotto al peso della neve. Con le nevicate che stanno dando una tregua è cessato anche il codice rosso, cioè divieto temporaneo ai mezzi pesanti. Lo stop ai tir resta in vigore su un tratto della A24, quello tra Valle del Salto e Teramo, in entrambe le direzioni, mentre si viaggia regolarmente sulla A25. Il vero problema, però, in queste ore, in Abruzzo, è la viabilità ordinaria, letteralmente in tilt. La situazione più critica si registra nella zona di Chieti e nel Teramano, dove sono arrivate le turbine dell'Anas Marche a supporto dei mezzi abruzzesi. Liberata, tra le altre, la strada che conduce all'ospedale di Atri (Teramo). In provincia di Pescara, sulla Strada statale 16, dalle 22 di ieri e fino alle 14 di domani, su disposizione del Prefetto, non possono circolare i mezzi pesanti.
Il forte vento è novità della giornata. E proprio a causa del vento Genova, e le colline intorno, stanno subendo disagi per i numerosi incendi alimentati dalle raffiche. Le fiamme in atto da ieri pomeriggio, che stanno interessando anche abitazioni, da Nervi sono giunte a Pegli dove circa 300 persone sono state fatte evacuare per alcune ore; è stata chiusa l'A10 nel tratto Pegli-Voltri.
La bora a Trieste sta registrando raffiche da 140 km/h, alcune strade sono state chiuse. Vento forte anche in Toscana: il grecale raggiunge i 110km/h nel Fiorentino. Neve anche sui rilievi appenninici ed intorno a Firenze. A Viareggio la capitaneria ha vietato l'approdo a due banchine rimaste danneggiate e a Grosseto sempre il grecale ha divelto il tetto dell'hangar dove è ricoverato l'elicottero del 118 a Grosseto; la Serenissima è chiusa al traffico.
Chiuso al traffico per neve un tratto della E 45 tra Romagna e Toscana, tra il km 149 e il km 200, tra S. Stefano e Montecastello (Forlì-Cesena). Neve caduta abbondantemente nelle Marche, soprattutto nell'entroterra e nelle zone terremotate. Pesante la situazione nell'Ascolano, con frazioni ricoperte dalla neve - una coltre di circa un metro - e disagi alla circolazione sulla Salaria come su tutta la rete stradale per piante cadute e auto intraversate. Oltre mezzo metro di neve anche nel Maceratese, con notevoli disagi nei comuni colpiti dal sisma. Allerta della protezione civile per la costa dell'Emilia-Romagna per forti mareggiate e il rischio di onde di altezza superiori a 3 metri. Sono saltate questa mattina le corse per l'isola d'Elba e di Capraia.
La Barbagia in Sardegna è coperta dalla neve. A Fonni, a mille metri d'altitudine, la situazione più critica; le strade sono in "piena emergenza" fanno sapere dal comune. Vento e neve mettono in ginocchio la Gallura: a Olbia e Santa Teresa le navi sono rimaste in porto, mentre in numerosi centri oggi scuole chiuse a causa della neve. Da ieri sono bloccati i collegamenti Santa Teresa-Bonifacio a causa delle raffiche di vento di tramontana che soffia oltre i 100 chilometri all'ora. Sta nevicando anche stamani a Norcia e nelle altre località della Valnerina colpite dal terremoto. Da ieri sera, la giunta comunale di Norcia ha fatto arrivare dei camper che sono stati collocati in alcune frazioni: serviranno ad ospitare le persone, soprattutto allevatori e imprenditori agricoli, molti dei quali anziani, che sono rimasti a vivere in tenda nei pressi delle loro abitazioni danneggiate dal sisma. In Sicilia le condizioni meteorologiche stanno migliorando.