Attualità

Lotta alla malavita. Camorra, 90 arresti e sequestri per 250 milioni

mercoledì 22 gennaio 2014
Un'operazione per l'arresto di 90 persone accusate di far parte del clan di camorra dei Contini e per il sequestro di beni per 250 milioni di euro è scattata all'alba in Campania, Lazio e Toscana. L'operazione è coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e dalle Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Roma e Firenze. L'inchiesta è la più vasta realizzata finora sul clan Contini, ritenuto dagli investigatori fra quelli egemoni a Napoli e riguarda, in particolare, le operazioni di reinvestimento dei proventi economici di gruppi camorristici in imprese e operazioni economiche a Napoli e in altre zone della Campania, a Roma e in Toscana.Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli contro 90 persone, decreti di sequestro emessi dal Tribunale di Firenze, dalla Dda di Napoli e, nell'ambito di una procedura di prevenzione, dal Tribunale di Roma. I provvedimenti riguardano aziende e beni immobili controllati dal clan Contini.Le indagini sono state coordinate dalla Procura nazionale antimafia guidata dal procuratore nazionale Franco Roberti e dirette dalla Dda di Napoli guidata da Giovanni Colangelo, da quelle di Roma per l'applicazione delle misure di prevenzione nella Capitale e da quelle di Firenze per le perquisizioni e i sequestri relativi all'infiltrazione del clan camorristico nelle attività economiche e imprenditoriali toscane. Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile della Questura di Napoli, dal Gico della Guardia di finanza del capoluogo campano, dai Carabinieri di Roma, dal Centro operativo di Roma della Direzione investigativa antimafia e dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Pisa. SEI ARRESTI NEL NISSENOÈ di sei persone arrestate il bilancio di una vasta operazione antimafia condotta dall'alba di oggi dalla Squadra mobile di Caltanissetta che ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti dei sei accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata e porto abusivo di armi. Secondo gli inquirenti gli arrestati "stavano riorganizzando le cosche locali". L'’operazione di polizia ha preso il via da "importanti risultanze investigative, da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, nonché dalla preziosa denuncia di due imprenditori niscemesi", come spiegano i magistrati.