Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno messo i
sigilli questa mattina a beni del valore di 16 milioni di euro, riconducibili a
Salvatore Buzzi, già presidente della cooperativa sociale "29
giugno", arrestato a dicembre insieme all'ex Nar Massimo Carminati e ad
altre 35 persone nella prima tranche dell'inchiesta "Mondo di
mezzo" della Procura di Roma. Altre 44 persone sono state arrestate nei
giorni scorsi nella seconda parte delle indagini dei Carabinieri del
Ros. Ma, di pari passo con gli interrogatori di garanzia (conclusisi
venerdì), sono proseguiti gli accertamenti sui patrimoni degli indagati,
affidati alle Fiamme gialle che oggi hanno messo a segno un ulteriore
sequestro.
Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di
Roma (Sezione misure di prevenzione) è stato eseguito dal "Gico"
del Nucleo di Polizia Tributaria e riguarda le quote societarie, il capitale
sociale e l’intero patrimonio aziendale, comprese le disponibilità finanziarie,
della Sarim Immobiliare S.r.l., con sede a Roma in viale Palmiro Togliatti ,
operante nel settore della “locazione immobiliare di beni propri”.
La società, legalmente rappresentata e partecipata con una
quota del 6% da Buzzi, un'altra analoga da Emanuela Bugitti (anche
lei colpita da ordinanza di custodia cautelare il 2 dicembre 2014 e
il 4 giugno 2015) e da Carlo Maria Guarany (quota dell'1%) risulta
controllata dalle cooperative “29 Giugno Coop. Sociale Onlus” (per il 48%) e
“Formula Sociale a r.l. Onlus” (4%)entrambe già sequestrate a dicembre.