Lecco. Madre e figlio italiani derubano un giovane nigeriano
A i poliziotti i ladri hanno raccontato che il derubato era un aggressore. Forse pensando di essere creduti perché loro, i ladri, avevano la pelle bianca e lui, la vittima, invece era nero, hanno detto agli agenti che lo straniero li stava importunando. Di solito funziona così, almeno stando a un racconto pubblico che una certa politica non si stanca di alimentare. Invece, ai poliziotti è bastato poco per scoprire che era tutto inventato e restituire il maltolto alla vittima.
Quella vera. È successo domenica mattina a Lecco, quando una Volante della Polizia è intervenuta in piazza Lega Lombarda per sedare una lite tra una coppia di italiani (una donna comasca di 55 anni e suo figlio 15enne) e un nigeriano 22enne. Arrivato nel capoluogo in autobus per andare a Messa, il giovane è sceso dal mezzo accorgendosi poco dopo di non avere più con sé il portafoglio. Pensando fosse caduto a terra, è tornato indietro ma non l’ha ritrovato sul pavimento del bus. Invece, ha notato i due italiani che gli erano seduti vicino e ha chiesto loro di poter controllare la borsa della donna e le tasche del ragazzo. Al loro rifiuto ha chiamato la Polizia che non ci ha messo molto a capire chi stesse mentendo.
Vistasi scoperta, la donna ha consegnato agli agenti il portafoglio sottratto al giovane nigeriano, che aveva già provveduto a svuotare. Identificata, è stata arrestata per furto aggravato in concorso mentre il figlio 15enne è stato denunciato per lo stesso reato. Ieri mattina la 55enne è stata processata per direttissima e condannata a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e 140 euro di multa.