Sardegna. Alla scoperta di Lollove, che diventa uno dei borghi più belli d'Italia
In Sardegna, dopo Atzara, Bosa, Carloforte, Castelsardo, La Maddalena, Posada e Sadali, anche l’antico villaggio medievale di Lollove, a 15 chilometri da Nuoro, entra a far parte dell'élite dei Borghi più belli d'Italia. La proposta avanzata un mese fa dall’amministrazione comunale del capoluogo barbaricino è stata accolta positivamente dal consiglio direttivo dell'associazione, la quale riunisce i piccoli centri italiani per salvaguardarne la storia e le tradizioni.
Lollove ha sofferto un massiccio spopolamento a metà degli anni '60 del secolo scorso: dai 540 circa residenti attestati nel secondo dopoguerra, principalmente legati alle attività legate all'agricoltura e all'allevamento ovino, suino e bovino, ai 15 abitanti di oggi, sebbene i domiciliati di fatto siano meno della metà.
Oggi il villaggio rivive con la manifestazione annuale Autunno in Barbagia e per merito dell'associazione turistica Lollovers, la “community” creata dai residenti per combattere lo spopolamento proponendo, ogni giorno si organizzano eventi e mini tour esperienziali per fare conoscere la storia e le tradizioni del posto.
Lo stile architettonico delle antiche casette e le anguste viuzze, dove ancora si respira l’atmosfera medievale che accomuna tanti villaggi rurali dell’isola, sono la testimonianza di un’epoca lontana.
Al centro del paesino, fra i ruderi che i secoli hanno lasciato, si erge la chiesetta dedicata a Santa Maria Maddalena, di fattura seicentesca e in stile tardo-gotico.
Lollove è il villaggio dove il nobel per la letteratura Grazia Deledda, di cui Nuoro celebra in questi mesi il 150mo anniversario della nascita, ambientò il romanzo La madre, scritto nel 1920.
In primavera è prevista la cerimonia per la consegna dell'attestato e della bandiera. Tale prezioso riconoscimento annovererà Lollove all’interno della Guida 2022 dell'associazione nella sezione dei Borghi sardi.
«Lollove rappresenta una parte del nostro passato ed è nostro dovere salvaguardarlo e valorizzarlo, facendolo conoscere sempre di più fuori dai nostri confini», ha sottolineato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu. Il primo cittadino ha dichiarato ancora: «Il prestigioso riconoscimento da parte dell'associazione ci conferma che la decisione di investire sulla cultura e sul sapere, sulla promozione della nostra storia e sull'ambiente, è quella giusta e ci spinge a continuare su questa strada».
Anche l'assessora allo sviluppo rurale e all’agricoltura, Valeria Romagna, ha affermato: «È un luogo in cui si respira la storia, un antico insediamento rurale a poca distanza dal capoluogo che conserva ancora tutte le sue caratteristiche e ci ricorda che dobbiamo prendercene cura, cosa che l'amministrazione farà».