Il voto in Liguria. Il duello Meloni-Schlein e il fattore unità
Due donne. Due leader. Due stati d'animo. Giorgia Meloni e Elly Schlein. Sono loro a raccontare il voto il Liguria. A riflettere lontano dai taccuini su luci e ombre delle due coalizioni. E tutte e due raccontano una vittoria a metà. Meloni spiega così la forza di una scelta tutta sua: «Bucci è un mio successo, ho vinto contro tutti». Ma Fratelli d'Italia dimezza i voti e si ferma al 15 per cento. Schlein guarda con orgoglio i numeri del suo Pd che vola al 28,4 per cento. Una crescita importante. Ma non sufficiente per vincere. E allora "chiama" ancora una volta le opposizioni. Tutte le opposizioni. «Serve unità basta farsi la guerra».
C'è una parole che viene ripetuta da Meloni e Schlein in queste ore: unità. Il centrodestra unito vince. Vince con Bucci il sindaco di Genova. Meloni passa da una telefonata all'altra e in tutte ripete un solo messaggio: «Ancora una volta i cittadini confermano le fiducia al centrodestra unito». Sul fronte opposto Schlein guarda con fastidio l'ennesimo scontro Renzi Conte. «Ha perso Conte e chi mette veti», rivendica Renzi. «Con lui avremmo perso peggio», replica il leader M5s. Elly scuote la testa: «Le forze di opposizione riflettano: da soli non bastiamo».
C'è un centrodestra dove l'unità va mantenuta. E c'è un centrosinistra dove l'unità è tutta da costruire. I 5 stelle faticano devastati dagli scontri interni. Il marchio funziona meno. Beppe Grillo, il Fondatore, ha preferito non votare. Ora dopo la Liguria, il 17 novembre si vota in Umbria ed Emilia Romagna. «Il centrosinistra sognava il triplete, ora magari ci sarà, ma dalla parte opposta...», commenta il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli. Con a testa alle nuove sfide elettorali anche Schlein si fa sentire ripetendo parole già dette e allargando il ragionamento: «Siamo consapevoli che non bastiamo da soli, scontiamo anche le difficoltà degli altri e speriamo che questo risultato faccia riflettere tutte le forze alternative alla destra come fa riflettere noi che non abbiamo mai speso un minuto in polemiche o competizioni con le altre opposizioni perchè il nostro avversario è questa destra che vogliamo battere».
Ancora una volta una sola sfida. Un solo obiettivo. Una sola parola: unità. Per il centrodestra che ha appena festeggiato due anni di governo tutto sembra meno complicato. Gli elettori - sondaggi alla mano - ancora si fidano di Giorgia Meloni. Per il centrosinistra tutto pare terribilmente complicato. Ci sono tre settimane per unire quello che pare impossibile unire. Tre settimane per evitare una nuova sconfitta in Umbria e in Emilia Romagna. Una sfida complicata. Anche perché nel centrodestra oggi tutto pare più facile e Meloni lo scrive così: «Buongiorno Italia. Il segnale di fiducia ricevuto dai cittadini in Liguria ci dà ancora più forza per proseguire in questa direzione, sempre al servizio degli italiani», ripete sui social la premier, pubblicando una foto in cui posa facendo il segno di vittoria con le dita. «Avanti insieme, con entusiasmo e determinazione per costruire un futuro di concretezza e risultati per la nostra Nazione».