In migliaia alla deriva sulla rotta
dei disperati. Scatta l'ennesima giornata di emergenza al largo
della Libia dove - secondo la Marina britannica - fino a 15
barconi, ciascuno con a bordo decine o centinaia di migranti, sabato sera sono in balia del mare.
L'annuncio arriva dalla HMS Bulwark, l'unità della Royal Navy
che il governo di David Cameron ha messo a disposizione di
recente nell'ambito della missione europea Triton nel
Mediterraneo. E a bordo della quale c'è proprio il ministro
della Difesa britannico, Michael Fallon. La Bulwark, come altre
unità di Paesi Ue, Italia inclusa, sta facendo rotta verso la
Libia "a tutta velocità" per i soccorsi, riporta SkyNews. Mentre
altre fonti parlano di una serie di azioni di salvataggio
contemporanee, più che di una singola maxi-operazione.
Ma che siano state individuate una quindicina di carrette del
mare con a bordo in totale circa 3.000 persone lo conferma via
twitter anche Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr, l'Alto
commissariato dell'Onu per i rifugiati, che riferisce
dell'intervento della Marina e della Guardia costiera italiane,
fra le altre. Mentre una fonte dell'intelligence di Londra
citata dai media accredita la stima di "migliaia di migranti" in
pericolo e rilancia l'allarme su possibili ulteriori partenze
imminenti, indicando in almeno "mezzo milione" le persone
radunate sulle coste libiche in attesa di nuovi imbarchi.
Il capo del settore centrale della Guardia costiera della
Libia, colonnello Reda Issa, riferisce all'Ansa
che unità militari italiane e tedesche hanno già portato a
termine nelle ultime ore il salvataggio di oltre 200 persone.Intanto la Marina militare italiana è impegnata in
un'ennesima azione di soccorso anche nel canale di Sicilia, dove
la nave Driade ha avviato il recupero di 560 migranti, tra cui
donne e bambini, a bordo di un'imbarcazione in difficoltà
arrivata più vicino alle nostre coste, mentre la nave Vega ha
tratto in salvo 316 persone.Dalla Bulwark, il ministro britannico Fallon invoca che anche
"altre marine europee vengano nel Mediterraneo ad aiutare".
"Dobbiamo condividere più informazioni di intelligence, capire
chi è responsabile del traffico di esseri umani, come costoro
facciano i quattrini e quindi spazzare via le organizzazioni
criminali coinvolte", insiste Fallon dai microfoni di Skynews,
mettendo in guardia dal rischio che che l'ondata migratoria
possa assumere una dimensione colossale "se l'Europa non si
metterà d'accordo per affrontare il problema alla radice".
Proprio Londra, d'altronde, si è già chiamata fuori da ogni
ipotesi di ripartizione di quote di migranti. E lo stesso
governo Cameron ha ripetutamente sottolineato che le persone
salvate non saranno accolte in Gran Bretagna bensì sbarcate in
Italia, in Grecia o in altri Paesi rivieraschi.