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SUMMIT A TRIESTE. Vertice Letta-Putin Firmati accordi con aziende russe

martedì 26 novembre 2013
Un dialogo "forte" tra i due Paesi, su temi "concreti", sugellato con un bilaterale "di successo". Lo hasottolineato il premier Enrico Letta, al termine dell'incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Trieste."È stato un incontro importante, riprende il ritmo di incontri di governo fermi dal 2010, per noi un fatto significativo e importante - ha spiegato Letta -. Vogliamo tenere questo ritmo, Putin ci ha invitato l'anno prossimo a Sochi per il prossimo vertice ospitato dalla Russia". Il premier ha sottolineato "la firma di tanti accordi, testimonianza di successo" e ha spiegato che l'obiettivo con la Russia è quello di una "crescita del partenariato, ora vicina al 25% in più in termini di volumi. Ma noi vogliamo che l'anno prossimo sia maggiore". Al summit sono stati siglati 21 accordi commerciali e sette intese bilaterali, tra cui la creazione di un fondo da un miliardo di euro tra la Cassa e depositi e prestiti italiana e il Fondo russo per gli investimenti diretti che potrà investire nei due Paesi. Il summit è iniziato in forte ritardo per l'arrivo posticipato da Roma a Trieste di Putin e della delegazione dei ministri russi da Mosca.La riunione ha anche una valenza politica in vista del prossimo anno, quando Roma avrà la presidenza di turno dell'Ue (da giugno) e Mosca quella del G8. Sul fronte dell'energia, Eni ha firmato due accordi con Rosneft, uno con Novatek e uno con il centro per l'innovazione di Skolkovo. Accordi anche di Enel con Rosneft e Poste-Selex con le Poste russe. Coinvolte pure Mediobanca, Fincantieri e Pirelli. Letta ha individuato nella metallurgia, aeronautica e industria spaziale gli altri campi di possibile collaborazione e ha auspicato un miglior accesso al mercato russo per le piccole e medie imprese italiane.Letta ha riferito inoltre di avere esaminato con Putin alcuni "scenari significativi" della politica internazionale. In particolare i due hanno discusso, ha spiegato il premier, di Siria, Libia, Iran e Afghanistan. Per quanto riguarda la Siria, Letta ha detto di ritenere necessarie "l'applicazione della risoluzione Onu sullo smaltimento delle armi chimiche" e la determinazione di "affrontare il dramma umanitario". "Abbiamo parlando anche di Libia ed espresso preoccupazione per la situazione dei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo", ha proseguito. Infine, a proposito dell'Iran, Letta ha espresso "soddisfazione" per l'accordo raggiunto sul nucleare in sede di '5+1' e auspicato che "si possa aprire una stagione nuova di rapporti" tra la repubblica islamica e l'occidente.