Omotransfobia. «Legge Zan inutile, a rischio la libertà di opinione»
Un progetto di legge «inutile» e che «pone a rischio la libertà di opinione e di manifestazione del pensiero, come emerge dalla lettura delle sue disposizioni e dall’esperienza degli ordinamenti nei quali norme simili sono già in vigore». È il giudizio di Movimento per la Vita e Scienza & Vita che in una nota congiunta prendono posizione «in vista del voto alla Camera sul testo unificato Zan in materia di contrasto all’omotransfobia » previsto da martedì. Le due associazioni mettono in chiaro che «chiunque merita rispetto e per nessun motivo può essere vittima di discriminazione» ma che «qualificare come omofobo chi prospetti riserve al testo unico Zan, fondate sull’esame obiettivo dell’articolato, è esercizio di discriminazione e di intolleranza». La nota richiama il comunicato col quale il 10 giugno la Presidenza della Cei affermava che «un esame obiettivo delle disposizioni a tutela della persona, contenute nell’ordinamento giuridico del nostro Paese, fa concludere che esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento o persecutorio» e che dunque «non solo non si riscontra alcun vuoto normativo, ma nemmeno lacune che giustifichino l’urgenza di nuove disposizioni». Movimento per la Vita e Scienza & Vita «auspicano che alla Camera l’esame del testo unico avvenga tenendo conto delle riserve espresse da più parti, anche nel corso delle audizioni, e perfino dalla Commissione Affari costituzionali circa la genericità delle nuove disposizioni e il pericolo di ledere diritti fondamentali». E mentre «guardano con favore a iniziative nelle quali, con l’equilibrio e il rispetto espressi finora, le critiche vengono esposte e argomentate», «auspicano l’unità non solo ideale, ma anche strategica con azioni, linguaggi e metodi, a tutela della libertà di opinione, di insegnamento e di ricerca».
Tra oggi e domenica intanto tornano nelle piazze di alcune città le manifestazioni di dissenso nei confronti della 'legge Zan' (della quale il relatore auspica il varo in prima lettura entro la prossima settimana) sotto lo slogan «#restiamoliberi». Appuntamento principale domani a Roma alle 14.30 in piazza del Popolo (info: www.restiamoliberi.it).
Intanto circola online l’appello di 25 intellettuali (tra i quali Eugenia Roccella, Marcello Pera, Alfredo Mantovano, Cesare Cavalleri, Domenico Menorello, Maurizio Sacconi e Stefano Parisi) nel quale si afferma che la proposta di legge «con lo scopo di combattere le discriminazioni, introduce essa stessa una discriminazione di opinioni e viola il principio fondamentale della libertà di espressione del pensiero. Il risultato finale è che, all’insegna della tutela della libertà della sfera privata di alcuni, si comprime la libertà della sfera pubblica di tutti».