Manovra. Torna l'Iva sui prodotti prima infanzia. Arriva decontribuzione per le madri
Tre le ipotesi a sostegno delle famiglie
In conferenza stampa dopo il varo della manovra la premier Giorgia Meloni ha annunciato le misure per la natalità. Nel complesso, viene stanziato 1 miliardo, che è comunque meno dei risparmi sull'utilizzo dell'assegno unico. In sintesi:
- confermati i provvedimenti dell'anno scorso su assegno unico e congedi parentali
- non confermati, invece, il taglio dell'Iva sui prodotti della prima infanzia. «È stato assorbito dall'aumento dei prezzi» si è giustificata la premier
- viene introdotto un ulteriore mese di congedo parentale retribuito al 60% e utilizzabile dal padre o dalla madre sino a quando il bambino ha 6 anni. Il sistema dei congedi quindi ora è articolato così: 5 mesi di congedi di maternità retribuiti al 100%, un mese aggiuntivo utilizzabile da madre o padre entro i 6 anni del figlio retribuito all'80%, un ulteriore mese fino ai 6 anni del figlio retribuito al 60%, gli ulteriori 8 mesi mesi al 30%
- il governo annuncia l'aumento a 150-180 milioni del Fondo per gli asili nido. «L'obiettivo - spiega la premier - è il nido gratis per tutti i secondi figli»
- terza novità della manovra, la decontribuzione per le madri lavoratrici con due figli o più. Se una mamma lavoratrice ha due figli, non paga i contributi fino a quando il più piccolo ha 10 anni. Se una mamma ha tre figli o più, non paga i contributi sino a quando il più piccolo ha 18 anni