La crisi politica. Cottarelli non scioglierà la riserva stasera
Carlo Cottarelli non salirà stasera al Quirinale per sciogliere la riserva. Dopo il secondo colloquio informale, trapela che il presidente incaricato e Sergio Mattarella, di intesa, hanno deciso di non forzare sui tempi per una eventuale ricerca di un accordo su un governo politico, tentativo che dunque è ancora in corso. Cottarelli avrebbe già pronta la lista dei ministri, nel caso il tentativo di accordo politico andasse in fumo, e sarebbe dunque pronto a sciogliere la riserva accettando l'incarico, ma d'intesa con Mattarella ha deciso di pazientare ulteriormente rimandando ogni decisione ai prossimi giorni.
Di Maio: Savona resti nella squadra, ma no all'Economia
«Troviamo un persona della stessa caratura eccellente di Paolo Savona» per il ministero dell'Economia «e Savona rimane nella squadra, ma in un'altra posizione. Questa è la proposta che faccio pubblicamente». Così Luigi Di Maio in diretta Facebook. «Sono stati 80 giorni duri, non mi piace come sono finiti, con un governo non votato da nessuno - continua il leader pentastellato -. Ora dobbiamo scegliere se andare al voto, e spero il prima possibile, oppure provare a fare un governo. Se questa 18esima legislatura deve lasciare un ricordo agli italiani deve lasciarlo per un governo politico non tecnico. Se ci dobbiamo ritrovare con un governo tecnico perché nella squadra dei ministri c'è un ministro non accettabile al Quirinale allora bisogna fare un ragionamento. Troviamo una persona di eccellente caratura come Savona e lui rimane con un altro posto nella squadra di governo, ma non uno che si amico delle banche o della agenzie di rating». La buona riuscita della proposta di un nome alternativo al Mef a Paolo Savona, con l'economista sardo comunque nella squadra di governo, «non dipende da noi, il M5s ci sta, dipende dall'altra forza politica che fa parte del contratto. Se ci sta chiederemo di richiamare Conte al Quirinale per l'incarico, è una grande occasione».
Salvini: spero in governo che risponde al voto dei cittadini
«Se mi tirano via anche un solo uomo di quella squadra di governo, il governo non ha senso che esista. C'è quel programma e quella squadra, se vanno bene ci mettiamo la faccia e lavoriamo. Se qualcuno per i motivi più bizzarri non va bene all'Europa, a Berlino, ai mercati, alla Merkel e alle banche, cosa possiamo farci?». Così Matteo Salvini in un comizio a Sestri Levante. «Io sono ancora nel mood per cui spero che ci sia un governo che risponde al voto dei cittadini. Ma non fatemi anticipare quello che è nelle mani di altri».
Lega: nessun ostacolo a Cottarelli, ma si voti al più presto
«Dal 4 marzo per dare un governo al Paese abbiamo provato tutto. Abbiamo rinunciato alle presidenze di Camera e Senato, alla presidenza del Consiglio. Abbiamo provato la strada con il centrodestra e poi con i 5 stelle. A questo punto, non ostacoleremo soluzioni rapide per affrontare le emergenze ma ridiamo la parola agli italiani il prima possibile». Così fonti della Lega chiariscono la posizione del partito di Matteo Salvini nella difficile situazione politica.
«È difficile che maturi» la possibilità di dar vita a un governo M5s-Lega «perché se non c'erano le condizioni tre giorni fa, è difficile che ci siano adesso». Così Giancarlo Giorgetti, intercettato dal Fatto.it. «Però, vediamo. C'è Cottarelli che sta tentando di fare il governo - ha continuato il vice segretario federale della Lega -. Se i voti non ce li ha, dovremo studiare un percorso ordinato verso elezioni il prima possibile». Per la Lega il nome di Paolo Savona all'Economia è un punto fermo? «È il motivo per cui penso sia difficile che sia all'ordine del giorno il governo 5 stelle-Lega».
Intanto il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, attende sviluppi su un eventuale governo politico. In riferimento ad alcune ricostruzioni apparse sulla stampa, in ambienti vicini a Cottarelli, si fa osservare: «Durante l'attività del presidente del Consiglio incaricato per la formazione del nuovo governo sono emerse nuove possibilità per la nascita di un governo politico. Questa circostanza, anche di fronte alle tensioni sui mercati, lo ha indotto - d'intesa con il presidente della Repubblica ad attendere gli eventuali sviluppi».