LE REAZIONI. M5S sul banco degli imputati. Pdl: se si alimenta un clima di odio ecco che succede
E'
il sindaco di Roma uno dei primi a reagire. "E' un gesto isolato, ma
se per mesi si inveisce contro il Palazzo, prima o poi un pazzo esce
fuori...", tuona Gianni Alemanno. I cronisti vogliono capire e
interrogano il sindaco: si riferisce a qualcuno?
Alemanno scuote la testa: no a nessuno. Eppure il riferimento appare
netto, chiaro. E nei minuti che seguono il dramma i Cinque Stelle
sembrano destinati a finire sul banco degli imputati. Grillo capisce il
rischio e dal suo blog prova a mettere le cose in
chiaro: "Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì perchè il
nostro Movimento non è assolutamente violento. Noi raccogliamo firme ai
banchetti, facciamo referendum e leggi popolari", dice il capo di
M5S che chiosa: "Piena solidarietà alle forze dell'ordine
e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale". I vertici
parlamentari del movimento sentono il capo e quasi contemporaneamente
arriva un comunciato dei capigruppo Crimi e Lombardi: "A nome di
tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la
nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato poco fa
davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e
civile ai tre carabinieri in servizio ed al passante feriti. La
democrazia non accetta violenza". Gli spari di
Palazzo Chigi sono uno schock e il mondo politico reagisce con fermezza e
preoccupazione. Il primo a parlare è il presidente del Senato. "Dobbiamo cercare di non farci impressionare dal clima di
tensione" e "rispondere con i fatti", dice a caldo Piero
Grasso.
Anche la presidente della Camera Laura Boldrini esprime "vicinanza e
solidarietà" ai carabinieri feriti nella sparatoria davanti a Palazzo
Chigi e sottolinea che la "violenza, per grave che sia la crisi, non
deve e non può mai essere considerata tra le opzioni
percorribili per la soluzione dei problemi".
Quando non sono ancora le 14 l'atto d'accusa contro Grillo cresce. "Va detto con chiarezza. Il fatto che l'attentatore di Palazzo Chigi
possa essere uno squilibrato non cancella le colpe di quanti, proprio in
quelle zone della Capitale, stanno alimentando
un clima di odio e di violenza. Gli squilibrati sono tanti. Non tutti
con la pistola per fortuna. Ma chi semina odio alimenta tempeste.
Incoraggia gesti di pazzi", sbotta Gasparri del Pdl. La Russa, oggi
uno dei leader di Fratelli d'Italia, lo segue: "Chi semina
vento raccoglie tempesta". Ora ci si interroga sull'atteggiamento da
tenere e il Pd Emanuele Fiano suggerisce: "Tutte le forze politiche, a
prescindere dalla legittime contrapposizioni, devono insieme adoperarsi
per abbassare i livelli di tensione che la crisi
economica, sociale e istituzionale ha già alimentato".