Coronavirus. Le «parole giuste» per nonni e nipoti
Perché non posso andare a scuola? Perché non posso giocare con i miei amici? Perché non andiamo più dai nonni? Sono tante le domande che i bambini rivolgono agli adulti, durante le lunghe giornate trascorse in casa. In questi tempo sospeso è allora ancora più importante cercare e trovare «Le parole giuste» per accogliere gli stati d'animo dei più piccoli e star loro accanto in maniera positiva. Così hanno fatto la Cisl Pensionati e la Cisl Scuola, raccontando il nuovo rapporto tra nonni e nipoti al tempo del coronavirus, in un video del regista Giovanni Panozzo. «Le parole giuste: sono quelle che bisogna usare adesso, in questi giorni - afferma il segretario generale della Cisl Pensionati, Piero Ragazzini - per poter spiegare ai nostri nipoti, ai più piccoli, il significato di quello che sta succedendo. Sono, però, anche quelle parole che dobbiamo usare con i nostri genitori, i nonni, coloro che abbiamo dovuto tenere lontano dai nostri occhi, dai nostri abbracci per dimostrare tutto l'amore che a loro ci lega, tutta la vita che vogliamo ancora regalare loro, e che possiamo fare solo rimanendo a distanza dal calore che solo loro riescono a darci».
Aiutare a trovare le «parole giuste» è anche il grande compito della scuola, che sta andando avanti anche a distanza, cercando di tenere unite comunità di alunni, insegnanti e genitori che l'emergenza sanitaria ha forzatamente separato. «Le parole giuste – aggiunge Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola - sono le parole della cura, dell’attenzione, dell’affetto. Quelle di cui abbiamo bisogno per andare oltre il peso delle notizie, l’ossessione delle informazioni, il frastuono dei social, la paura dei fatti, l’ansia dell’isolamento e della solitudine. Parole che siano spazio di relazioni vitali, generatrici, che ci riportino all’essenziale, ai fondamentali, al senso profondo della vita, al legame tra le generazioni. Saperle trovare è un sapere necessario».