Attualità

INFANZIA. Le materne «a secco» Guai per 20mila famiglie

Giovanna Sciacchitano venerdì 10 luglio 2009
Circa ventimila famiglie rischiano di non poter iscrivere i propri bambini alle “Sezioni primavera” e 2.000 insegnanti restano in attesa di un incarico. Sono stati sospesi, infatti, i lavori della Conferenza unificata Stato- Regioni, convocata lunedì scorso che avrebbe dovuto approvare l’accordo per il proseguimento dell’esperienza degli anni 2007- 08 e 2008- 09, come previsto dalla legge Finanziaria 2007 e dai successivi accordi Stato- Regioni. A lanciare l’allarme è la Federazione italiana scuole materne ( Fism) che esprime forte preoccupazione per la grave incertezza sul proseguimento dell’offerta di questi servizi educativi per i bambini dai due ai tre anni per il prossimo anno scolastico. «Sull’argomento c’è il via libera del ministro Gelmini – sottolinea Leonardo Alessi, della segreteria nazionale Fism – e i fondi sono già stati destinati. Insomma, il consenso è totale. Per questo è necessario che entro due settimane venga riconvocato un nuovo incontro che consenta a queste classi di partire con l’inizio dell’anno scolastico ai primi di settembre».La Fism segnala che sono a rischio 1.362 sezioni primavera, per la maggior parte attivate da scuole dell’infanzia anche grazie al finanziamento dello Stato ed altre sezioni attivate con il sostegno delle Regioni. Tutte, come evidenzia la Fism, hanno concorso ad uno sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia sul territorio che ha riscosso la piena soddisfazione dei genitori. La Fism è nata nel 1974 per federare, rappresentare, valorizzare la presenza e il servizio delle scuole materne autonome di ispirazione cristiana. In tutto le scuole dell’infanzia associate sono 8.000 e sono distribuite su tutto il territorio nazionale. Le scuole vengono intese come soggetti sociali, realtà di crescita civile promosse dalle comunità cristiane per tutti i bambini. « Le Sezioni primavera sono rappresentate per il 60 per cento da scuole della Fism – spiega Alessi – e sono state costituite in via sperimentale nel 2007 per volontà dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. Si tratta di un progetto formativo innovativo che funge da ponte fra il nido e la scuola materna e costituisce una risposta ad una diffusa esigenza sociale, con il grande vantaggio di offrire un servizio importante a numerose famiglie senza costi elevati perché ubicato in locali attigui a quelli delle scuole materne. Perciò non è accettabile che per problemi di altro genere non si possa procedere all’attuazione di questo servizio » . Un servizio apprezzato dalle famiglie, al punto da essere sempre più potenziato negli anni. Varie Regioni hanno, infatti, deciso di stanziare più fondi per le Sezioni primavera. Fra le altre la Lombardia, il Lazio, la Toscana, il Molise e la Sicilia. Proprio per questo la Fism chiede con forza che, con la massima urgenza, venga riconvocata la Conferenza unificata Stato­Regioni e si emani il necessario accordo in tempi stretti, in modo da rendere possibile agli uffici e alle strutture preposte tutto quanto è necessario per il proseguimento di questo servizio in risposta alle attese, ormai non più prorogabili, dei bambini e delle famiglie. Siamo già fuori tempo massimo e settembre è alle porte.