Gli eventi. Le diocesi ricordano i “giusti fra le nazioni”
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Sono stati i vescovi Daniele Libanori e Riccardo Lamba, ausiliari di Roma, a guidare il gruppo di sacerdoti e laici che ieri mattina hanno reso omaggio alle vittime deportate dal ghetto della Capitale. Un gesto compiuto presso il Portico di Ottavia e un segno di vicinanza alla comunità ebraica alla vigilia del Giorno della memoria. La delegazione è stata accolta dal rabbino capo Riccardo Di Segni che ha cantato i versetti del Salmo “Dal profondo a te grido o Signore”. Poi un lungo silenzio seguito dalla «richiesta al Dio dei Padri che conceda ai nostri giorni la sua pace».
Così la “diocesi del Papa” ha anticipato l’appuntamento di oggi che commemora la Shoah. Da Nord a Sud della Penisola, sono molte le Chiese locali che propongono iniziative e riflessioni per il Giorno della memoria. Ricca l’agenda nell’arcidiocesi di Milano. A Campodolcino viene ricordato don Luigi Re, “giusto fra le nazioni”. Questa sera al teatro del Centro Asteria di Milano va in scena lo spettacolo La banalità del male con Paola Bigatto, mentre all’Istituto Maria ausiliatrice di Lecco è stata allestita la mostra sulle storie d’amore nei lager Il bene all’inferno. In prima linea anche il Pime, il Pontificio Istituto missioni estere: nella casa di Busto Arsizio si tiene oggi un pomeriggio per i bambini con una lettura scenica e un laboratorio a cui seguono la conferenza di Giorgio Bernardelli, responsabile editoriale di AsiaNews, un’apericena ebraico-palestinese e la preghiera per la pace; sempre il Pime organizza giovedì nella sala Girardi a Milano l’incontro con Emanuele Fiano, figlio di Nedo e autore del libro Sempre con me. Le lezioni della Shoah. Poi viene presentato il libro Uccisero anche i bambini. Gli Ulma, la famiglia martire che aiutò gli ebrei di Paweł Rytel-Adrianik e Manuela Tulli oggi alle 15.30 nell’auditorium Falcone e Borsellino di Cinisello Balsamo.
A Trento stamani si svolge la cerimonia in memoria di Giuseppe Placido Nicolini, vescovo di Assisi di origine trentina che salvò almeno trecento ebrei dalla deportazione e che è stato riconosciuto “giusto fra le nazioni”: al centro il dialogo sulla pace tra il sindaco Franco Ianeselli e l’arcivescovo Lauro Tisi. Ad Assisi il “Museo della memoria, Assisi 1943-1944”, realizzato dalla fondazione diocesana Opera Casa Papa Giovanni, ha messo a punto una serie di eventi fra volumi e proiezioni. E stamani la sala della Spogliazione del palazzo vescovile fa da cornice alla consegna delle medaglie d’onore con l’arcivescovo Domenico Sorrentino.
A Modigliana viene deposta una corona di fiori davanti alla stele di suor Benedetta Pompignoli proclamata “giusta fra le nazioni”. Sempre oggi il Museo diocesano di Agrigento presenta il catalogo L’anima del libro. Shoah. Conoscere con l’arte dedicato a un percorso con quattro installazioni e documenti originali provenienti dal Museo ebraico di Roma sulle leggi razziali. Un messaggio per la Giornata arriva dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Gian Carlo Perego, in cui chiede che «il ricordo diventi impegno: nell’educazione al rispetto di ogni persona, nella costruzione di una democrazia compiuta, nel cammino verso il disarmo». A Livorno martedì è svolto un corteo con l’accensione della menorah voluto dalla Comunità di Sant’Egidio con il Comune, la diocesi e la comunità ebraica.