Attualità

Verso il voto. Le coalizioni e le liste che si preparano alle elezioni del 25 settembre

Marco Iasevoli martedì 9 agosto 2022

La sede del ministero dell'Interno, centro di tutte le operazioni elettorali

Con il deposito dei simboli prima di Ferragosto, a la consegna delle liste entro il 22 agosto, si avrà il quadro definitivo delle forze politiche che si sottoporranno al giudizio degli italiani il prossimo 25 settembre. Questa la situazione allo stato attuale, con le maggiori incertezze concentrate nel campo del centrosinistra.

COALIZIONI E LISTE SICURE DI PARTECIPARE ALLE ELEZIONI

CENTRODESTRA

La coalizione è composta da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e dalla lista Noi moderati composta dall'unione di Noi con l'Italia, Italia al Centro, Coraggio Italia e Udc. Nell'alleanza vige la regola per cui il partito con più voti indica il possibile premier.

CENTROSINISTRA

La coalizione sarà formata dal Pd - che darà vita ad una lista denominata Democratici e Progressisti in cui confluiscono Psi, Demos e Articolo 1 -, da +Europa, da Impegno Civico, dalla lista unica composta da Sinistra italiana e Verdi. Dopo l’intesa, poi saltata, tra i dem di Enrico Letta e il partito centrista di Carlo Calenda, ci sono state complesse trattative per completare l’accordo anche con Si e Verdi. E Letta ha trovato un'intesa pure con il movimento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Quando Calenda ha rotto l'accordo con il Pd, +Europa di Bonino e Della Vedova ha deciso di restare con i dem.

AZIONE E IV: IL "TERZO POLO"

Azione di Carlo Calenda ha rotto l'alleanza con il Pd in dissenso con l'intesa raggiunta dal segretario dem Letta e Sinistra italiana. Il partito di Calenda correrà in una lista unica con Italia Viva di Matteo Renzi.

M5S

Il Movimento cinque stelle correrà da solo, senza alleati. Il leader Giuseppe Conte ha conservato la regola del limite dei due mandati, che ha sbarrato la porta alla ricandidatura di big come Fico e Raggi. Non ci sarà il ritorno di Alessandro Di Battista.

COALIZIONI E LISTE CHE STANNO RACCOGLIENDO LE FIRME

A sinistra proverà a raccogliere le firme e i documenti per competere Unione popolare, lista unica che mette insieme Rifondazione comunista, Potere al popolo e ManifestA. Il capo politico è l'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Impegnata nella raccolta delle firme, in questa fase, anche Noi di Centro dell’ex ministro Clemente Mastella. La formazione di ispirazione cristiana Insieme e il movimento Democrazia e Referendum del radicale Marco Cappato hanno rivolto appelli perché vengano accolte anche le firme on line, ma la loro richiesta ha poche speranze di essere accolta.

Diviso il fronte sovranista e No Pass/No vax

Italexit: il movimento di Gianluigi Paragone vuole provare a raggiungere il 3%. Nella sua lista anche i protagonisti delle proteste di Trieste contro Green Pass e obbligo vaccinale. Sembrava certo il sodalizio con Alternativa, il movimento degli ex pentastellati di destra che fa riferimento a Pino Cabras, i quali, però hanno preso le distanze perché a loro dire Paragone starebbe reclutando "neofascisti".

Italia sovrana e popolare: la lista cosiddetta "rossobruna" - con elementi di sinistra radicale uniti a elementi di destra radicale - è composta da Ancora Italia, il Partito comunista di Marco Rizzo, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Rinascita Repubblicana, Comitati No Draghi, Italia Unita.

Popolo della famiglia e Exit: il movimento di Mario Adinolfi e quello dell'ex leader di Casapound Simone Di Stefano stanno raccogliendo le firme per la lista "Alternativa per l'Italia"

Sta provando a raccogliere le firme in quest'area del dissenso contro la "dittatura sanitaria" anche la lista Vita che unisce il movimento antivaccinale 3V e la deputata ex grillina Sara Cunial.

LE CARATTERISTICHE DELLA LEGGE ELETTORALE

La legge elettorale con cui si vota, il cosiddetto Rosatellum, assegna i 600 seggi (ridotti a 400 alla Camera e 200 al Senato dopo l'ultima riforma costituzionale) con un sistema misto:

- un terzo dei seggi è assegnato attraverso collegi uninominali in cui vince chi arrivo prima, e questa parte della legge "consiglia" di stringere alleanze tra partiti e presentare nomi unici;

- la restante parte dei seggi è assegnata tramite collegi proporzionali in cui i singoli partiti presentano listini blindati, senza la possibilità di indicare preferenze; la ripartizione avviene a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato;

- le liste, sole o in coalizione, devono superare il 3% per avere una rappresentanza nella parte proporzionale; una lista inserita in una coalizione che prende meno del 3%, ma più dell'1%, porta comunque i propri voti all'alleanza; esiste una soglia regionale per il Senato fissata al 20% a garanzia delle minoranze linguiste e delle forze politiche con particolare radicamento territoriale; c'è una soglia del 10% per le coalizioni con la condizione che almeno una delle liste superi il 3%;

- le schede sono due, una per la Camera e una per il Senato. Sulla scheda si trova il nome del candidato al collegio uninominale e, collegate ad esso, le liste che lo sostengono. Se si mette la X solo sul nome del candidato all’uninominale, il voto viene ripartito nel proporzionale su tutte le liste a sostegno. Se si mette la X solo sul simbolo di una lista, il voto viene trasferito in automatico anche al corrispettivo candidato all’uninominale. Non c’è voto disgiunto: ovvero non è possibile votare un candidato all’uninominale di una parte politica e la lista di un’altra parte politica.

LE SCADENZE

12-13-14 agosto

Quello compreso tra il 44esimo e il 42esimo giorno antecedente il voto è l’intervallo temporale nel quale i partiti sono tenuti a depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali.

21 e 22 agosto

Il 35esimo e il 34esimo giorno antecedente il voto sono invece riservati alla presentazione delle liste presso gli uffici centrali elettorali appositamente costituiti nelle Corti d’Appello.

Il quadro definitivo delle liste e delle coalizioni che si presenteranno ai cittadini il 25 settembre sarà quindi definito il 22 agosto, salvo ricorsi che sarebbero risolti nelle ore immediatamente successive.