Roma. L'azzardo fa sempre male (anche quando è legale)
L’azzardo fa male, senza distinzione tra legale e illegale. Anzi, il forte aumento del-l’offerta e della pubblicità ha «concorso significativamente» all’aumento dei giocatori patologici. L’importante affermazione è contenuta nelle 'Linee di indirizzo su Interventi di informazione, prevenzione, formazione, e definizione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le persone affette da Disturbo da gioco d’azzardo (Dga)', approvato ieri dall’Osservatorio sulla ludopatia presso il ministero della Salute. Un documento atteso da mesi e che, come si legge, «si propone di migliorare la qualità dell’assistenza per le persone con problemi di Dga e rendere omogeneo, efficace e di qualità il percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente e dei suoi familiari». E infatti nelle 49 pagine, frutto del lavoro di esperti di vari ministeri, mondo scientifico, associazioni, sindacati, cooperative, si trovano analisi, proposte, raccomandazioni.
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Ma è l’affermazione sui rischi dell’azzardo a dare un segnale molto forte, anche perché c’erano state molte resistenze, nel senso di distinguere tra legale e illegale. Invece ora è caduta qualunque aggettivazione. E infatti si legge che è «doveroso tener conto di come l’aumentata pervasività e pluralità di offerta di giochi d’azzardo degli ultimi anni abbiano concorso significativamente all’aumento qualitativo e quantitativo delle sollecitazioni al gioco». Dunque, aggiunge pur prudentemente l’Osservatorio, «non si può escludere che l’aumento di casi di Dga sia anche conseguenza di tali sollecitazioni, in grado di intercettare le vulnerabilità neurocognitive di alcuni». Ciò soprattutto per le slot machine per le quali «l’interazione uomo-macchina è fortemente influenzata dalle caratteristiche attrattive esercitate sia in forza del software che per l’allestimento dell’ambiente». Affermazioni che fanno da tempo le associazioni no slot. Così come alcune raccomandazioni. Ad esempio si afferma che «una tecnica di prevenzione efficace potrebbe essere quella di aumentare il prelievo fiscale a una percentuale del 10-12%. Come dimostra l’effetto positivo sul numero di nuovi fumatori. Ovviamente i giocatori a rischio e patologici continueranno a giocare, ma si ridurrebbe il rischio di creare nuovi giocatori con disturbi nel-l’attività di gioco». Segue «l’applicazione di adeguati sistemi per la rilevazione del comportamento di gioco, nel pieno rispetto della privacy» e ancora «l’adozione di misure e strumenti che favoriscano la consapevolezza da parte del giocatore riguardo ai rischi». Per le sale gioco l’Osservatorio prescrive la «riorganizzazione degli spazi (obbligo di orologi alle pareti, divieto di finestre oscurate, obbligo di un corner con materiali di informazione sui rischi del gioco). Interventi sulla disponibilità di contanti (con restrizione sulla presenza di bancomat nella sala). Interventi sul 'clima' (con il divieto di fumo)».