Attualità

Iniziativa. Lazio in prima linea contro il gioco d'azzardo

Luca Liverani venerdì 13 dicembre 2013
Il Lazio dichiara guerra al gioco d’azzardo patologico. Dotando la legge regionale, approvata all’unanimità il 24 luglio, di un robusto stanziamento: un milione e 650 mila di euro per il triennio 2014/2016. Dieci volte la copertura economica iniziale.A dare la buona notizia è la consigliera Olimpia Tarzia (Lista Storace), prima firmataria della legge "Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico". Ringraziando l’assessore alle politiche di Bilancio Alessandra Sartore, la consigliera annuncia che «il finanziamento non è di 50 mila euro, come previsto inizialmente, ma 550 mila ogni anno per tre anni, a partire dal 2014». La comunicazione arriva al convegno alla Pisana su "Il gioco non vale la tua vita". «L’Italia è il più grande mercato dell’azzardo in Europa – ricorda la prima firmataria – e lo Stato, primo beneficiario degli introiti, non si decide ancora a imporre dei limiti. Noi come Regione abbiamo voluto dare una spinta: è una legge simbolo, un esempio di buona politica, che adesso potrà camminare con le proprie gambe grazie a una dotazione di risorse adeguata».Cosa prevede? La norma disciplina la collocazione delle sale da gioco, preservando le cosiddette «aree sensibili» (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani) e prevedendo premialità per gli esercizi che rimuovono o non installano slot machine o videolottery. A questo scopo viene istituito il marchio  «Slot free-RL» per esercenti e gestori di circoli che decidono di fare a meno di apparecchiature per il gioco d’azzardo. La legge poi limita e punisce la pubblicizzazione dell’apertura o dell’esercizio di sale da gioco. Inoltre i gestori dovranno esporre all’ingresso dei locali e sugli apparecchi materiale informativo sui rischi e sui servizi di assistenza.Non solo. Rita Visini, assessore alle Politiche sociali, conta molto sui nuovi strumenti: l’Osservatorio regionale sull’azzardo e il Piano integrato triennale socio sanitario: «Coinvolgeremo al più presto – si impegna Visini – il mondo del sociale e del volontariato». La legge finanzia infine 51 sportelli in tutta la Regione: aiuteranno i giocatori patologici e li indirizzeranno ai servizi, faranno animazione culturale: «Se non aiutiamo le persone più a rischio a stare lontani dalle sirene illusorie della vincita facile, non batteremo il gioco patologico».E il primo sportello aprirà nel cuore di Roma, nel I municipio, grazie a 18 mila euro della regione Lazio. I primi esercizi col bollino "Slot free" saranno dunque nel centro della Capitale, annuncia Sabrina Alfonsi, presidente del municipio, che annuncia l’adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità.