RIFORMA DEL LAVORO. Fornero: più flessibilità in uscita Ai sindacati: risorse in funzione dell'accordo
Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, è tornata a chiedere meno vincoli per i licenziamenti dopo aver proposto ieri ai sindacati un sistema di sostegno alla disoccupazione meno costoso di quello attualmente in vigore in vista della riforma del mercato del lavoro che il governo intende presentare entro il 23 marzo."Ho pensato a un nuovo mercato del lavoro con maggiore facilità in entrata e un po' più di facilità in uscita", ha detto il ministro a margine di un convegno alla Farnesina rilanciando il tema della revisione dell'articolo 18 che prevede, per le imprese con più di 15 dipendenti, il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa.La riforma degli ammortizzatori sociali presentata da Fornero ieri non è piaciuta ai sindacati perché, "riduce le coperture temporali senza che si arrivi ad un sistema universale", come ha sintetizzato il segretario della Cgil Susanna Camusso..I sindacati hanno anche lamentato la scarsa trasparenza su come tale nuovo sistema verrebbe finanziato."Le risorse sono una funzione dell'accordo. Se c'è un accordo più avanzato, mi impegno a trovare risorse più adeguate per fare in modo che questo meccanismo degli ammortizzatori funzioni abbastanza bene. È chiaro che se si comincia con il dire no, perché noi dovremmo mettere lì una paccata di miliardi e poi dire 'voi diteci di sì?", ha detto il ministro."Certo l'entità del cambiamento è grande, posso capire che l'interpretazione del cambiamento di primo acchitto sia uno shock. Ma i principi della riforma sono buoni, mi risulta molto difficile capire che il sindacato italiano non sia d'accordo su una riforma che lavora per l'inclusione e l'universalità degli ammortizzatori sociali", ha proseguito.Fornero si è detta in parte delusa dall'atteggiamento dei sindacati. Mi sono impegnata, ha detto, "a che le risorse non vengano tolte all'assistenza. Avrei voluto sentire una piccola parola di apprezzamento per questo impegno".