Dalle prime ore di stamane i
Carabinieri dei Nas con i colleghi dell'Arma territoriale
hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare agli
arresti domiciliari nei confronti di 12 pediatri, tra cui due
primari (professionisti in vista per i quali era più facile convincere le neo mamme in dimissione ad utilizzare latte artificiale per l'alimentazione dei propri bambini), 5 informatori scientifici e un dirigente d'azienda di
alimenti per l'infanzia per corruzione nonchè 26 decreti di
perquisizioni in Toscana, Lombardia, Marche e Liguria. Secondo
le indagini i medici inducevano le mamme a utilizzare latte
artificiale di note ditte al posto del latte materno. La corruzione consisterebbe in "regali" che sarebbero serviti perchè i medici inducessero le mamme ad usare latte in polvere anziché quello materno, con un giro di mazzette per centinaia di
migliaia di euro utilizzati per pagare i "regali" ai medici
(smartphone, computer, condizionatori, televisori) e
viaggi in rinomate mete turistiche (Sharm el Sheik, India, Stati
Uniti, Parigi, Londra, Istanbul e Crociere nel Mediterraneo e
nord Europa). L'indagine è iniziata nel 2013,
condotta dai carabinieri del Nas di Livorno, coordinati dalla
Procura di Pisa, con il sostituto procuratore Giovanni Porpora
titolare dell'inchiesta, nell'ambito della commercializzazione di
latte artificiale per l'infanzia. Da quanto emerso, gli
informatori scientifici dei noti marchi prendevano contatti con i
pediatri per 'sollecitarli' a prescrivere latte artificiale ai
neonati, contravvenendo così agli unanimi pareri scientifici
sulla necessità di promuovere l'uso del latte materno. Grazie,
poi, alla compiacenza di alcune agenzie di viaggio che
fatturavano false spese per la partecipazione dei medici a
congressi e corsi di aggiornamento anche internazionali, facevano
ottenere un 'buono' al singolo pediatra che lo utilizzava per
pagare viaggi di piacere per sé e i propri familiari, spesso e
volentieri crociere in mete esotiche.
La Federazione pediatri: grave sconcerto. La notizia dell'operazione dei Nas di
Lvorno ha destato "grave preoccupazione e sconcerto" nella
Federazione Italiana Medici Pediatri.
"Da sempre - afferma il Presidente della FIMP Giampietro
Chiamenti - siamo impegnati a promuovere e sostenere
l'allattamento al seno come prima pratica da seguire per la
nutrizione del bambino fin dai primi giorni di vita. Il latte
materno è l'alimento ideale per il lattante perché perfettamente
bilanciato e in grado di fornire tutti gli elementi nutritivi
nelle giuste proporzioni. Inoltre l'allattamento al seno è un
fattore favorente lo sviluppo delle interazioni positive tra
mamma e bambino, che oggi sappiamo essere alla base dello
sviluppo relazionale ed emotivo."
"All'atto delle dimissione dal punto nascita - si legge in
una nota - la percentuale di bambini che assume latte materno è
altissima, circa il 70% assume ancora il latte materno a tre
mesi, molto spesso insieme a liquidi (tisane o succhi di
frutta)". "Non possiamo che prendere le distanze da
comportamenti di singoli medici che - conclude Chiamenti -
tendono a disincentivare la pratica dell'allattamento al seno
perché ciò significa rinunciare a un nutriente importantissimo
per lo sviluppo psico-fisico del bambino"