Il governo "ha deciso di
rescindere il contratto con l'ente che ha gestito il centro di
Lampedusa". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'interno,
Angelino Alfano, arrivando al prevertice Ppe a Bruxelles,
aggiungendo che si pensa di affidarne la gestione alla Croce
Rossa Internazionale. "Lo stato e il governo italiano
- ha detto Alfano - non possono accettare che vi siano nel
proprio territorio nazionale situazioni di violazione
dell'integrità della persona, della violazione della sua
dignità, della violazione della privacy. Ecco perché abbiamo
deciso di rescindere il contratto con l'ente che ha gestito il
centro di Lampedusa".
"È una decisione dura e radicale, ce ne rendiamo conto - ha
continuato il vicepremier - ma riteniamo che sia l'unica misura
che possa far comprendere all'opinione pubblica nazionale ed
internazionale ed anche ai gestori di tutti i centri che noi su
i principi non transigiamo".
"Su quella delicatissima trincea di Lampedusa - ha concluso
Alfano - pensiamo di chiedere che la gestione possa essere
affidata, anche per via diretta se le leggi lo consentiranno, ad
enti di assoluto prestigio internazionale, come per esempio la
Croce Rossa Internazionale. Approfondiremo giuridicamente, ma il
nostro orientamento è questo".
NAPOLITANO: EPISODIO INAMMISSIBILEEpisodi "inammissibili" come quelli che sono venuti alla luce nei giorni scorsi a Lampedusa non possono offuscare l'impegno dell'Italia nei confronti degli immigrati,di cui l'isola di Lampedusa è divenuta il "simbolo". Lo ha detto il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, alla Farnesina per il saluto agli ambasciatori."Voglio che Lampedusa sia soprattutto un simbolo di impegno umanitario e solidale del nostro Paese, che non può essere messo in ombra e screditato - ha sottolineato il capo dello Stato - da episodi inammissibili come quello venuto in questi giorni alla luce".