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TRAGEDIA IN MARE A LAMPEDUSA. «Sulla nave della morte in 500» Parigi: subito riunione della Ue

Paolo Lambruschi sabato 5 ottobre 2013
Erano 500 le persone effettivamente imbarcate in Libia sul barcone affondato davanti a Lampedusa. Lo confermano le prime testimonianze rese dai superstiti, tutti eritrei, ai mediatori culturali. Smentite quindi le voci girate ieri che diminuivano a 400 i passeggeri del peschereccio della morte. Poiché sono 111 i corpi finora recuperati e 155 i superstiti, mancano all’appello 234 corpi tra quelli ammassati sul fondo e quelli affogati nella stiva. Le avverse condizioni del mare bloccano da due giorni le ricerche al largo dell’isola e sono possibili solo perlustrazioni aeree. È possibile che riprendano le operazioni domenica. Sempre secondo le testimonianze, a Misurata erano stati imbarcati 520 migranti, ma il comandante, dopo aver trattato con gli scafisti, è riuscito a farne scendere 20 perché l’imbarcazione rischiava di affondare. Sempre secondo questi testimoni il comandante, un libico, è morto nel naufragio..Una commissione di sopravvissuti è intanto al lavoro nel centro di Contrada Imbriacola per stilare l lista completa dei vivi e  dei morti. Ma una lista completa esiste già, si trova in Libia, nelle mani dei trafficanti di esseri umani che hanno organizzato il viaggio. (Paolo Lambruschi, inviato a Lampedusa)La corona di fiori. Questa mattina cinque pescherecci hanno sfidato il mare forza 5 per deporre una corona di fiori vicino al punto del naufragio dei migranti. Un momento emozionante e commovente anche per i cinquanta uomini del mare che erano a bordo e che ogni giorno escono per le battute di pesca e che spesso tornano con migranti salvati nel Canale di Sicilia. "Abbiamo manifestato - dice Totò Martello, presidente del consorzio dei pescatori - contro chi ogni volta che accade una tragedia e si accendono i riflettori sull'isola porta solidarietà; ma quando si spengono i riflettori i pescatori, i lampedusani, restano al buio coi loro problemi. La sensibilità dei nostri politici non viene manifestata altrettanto quando bisogna affrontare temi fondamentali per la vita quotidiana di chi nell'isola ci vive". Boldrini al Centro di accoglienza al collasso. Il presidente della Camera, Laura Boldrini, è appena arrivata al Centro di prima accoglienza e soccorso di Lampedusa, dove sono stipati oltre mille migranti a fronte di una capienza di 300 posti. Nella visita il presidente Boldrini è accompagnato dal sindaco dell'isola, Giusi Nicolini, e dal prefetto di Agrigento. Per alleggrire la pressione sono partiti due pullman carichi di profughi. Cento di loro andranno in aereo a Crotone e Fogglia, 40 in traghetto verso Porto Empedocle, dove saranno ospitati in centri di accoglienza in Sicilia. Sullo stesso traghetto sono giunti altri sei sommozzatori dei Vigili del fuoco, che parteciperanno alle ricerche dei dispersi.Poco prima della 14 la presidente della Camera ha parlato con i giornalisti. "Con le sole misure repressive non risolveremo mai questo problema. Bisogna analizzare le cause delle migrazioni. I sopravissuti ci hanno chiesto tre cose: di riuscire a identificare i loro cari morti, di rimpatriare i feretri in Eritrea, e di poter lasciare il centro il prima possibile. La politica dia dovuto seguito a questa tragedia, a livello legislativo, a livello di rapporto con i Paesi d'origine, con i Paesi di transito".Le polemiche sui soccorsi I lampedusani respingono le accuse di noon aver soccorso tempestivamente il barcone poi affondato. "Non è assolutamente vero e non sarebbe possibile non dare l'allarme o fermarsi quando si vede un barcone. Anche la notte del naufragio, se qualcuno avesse visto il barcone in difficoltà si sarebbe immediatamente fermato per dare l'allarme", ha detto Vito Fiorino, il primo a soccorrere i profughi dopo il naufragio avvenuto due notti fa a Lampedusa. "Noi non vogliamo essere eroi - dice - ma non è giusto che la capitaneria continui a dire che ha salvato 155 persone. se non fosse stato per noi i morti sarebbero stati molti, molti di più. Soltanto su tre pescherecci abbiamo tirato su oltre 100 persone. Come fanno a dire che li hanno salvati loro?". Tornando alla notte del naufragio, ha detto: "Tra i 47 profughi che ho salvato nessuno ha detto che altri pescherecci erano passati senza fermarsi - dice - anzi non facevano che ringraziarci e abbracciarci".I superstiti indagatiI superstiti del naufragio di Lampedusa, dopo essere identificati, saranno indagati per immigrazione clandestina dalla Procura di Agrigento. Nessuna iscrizione è ancora avvenuta, ma ci sarà perché è un atto dovuto, spiegano i magistrati, legato a una norma in vigore. Il reato prevede come pena massima una multa di 5.000 euro. La circostanza ha sollevato un'aspra polemica politica.L'ultimo saluto alle vittimeUn gladiolo e un piccolo orsacchiotto di peluche con la maglia righe bianche e blu e un cuore rosso su ognuna delle piccole bare bianche. Una rosa rossa a stelo lungo sulle bare di mogano e faggio. Tre file perriempire l'hangar nell'aeroporto di Lampedusa, diventato un enorme obitorio per i 111 morti finora recuperati dopo il naufragio di giovedì. Carabinieri, finanzieri e agenti della polizia di stato della speciale "Disaster victim investigation unit" dell'Interpol si sono schierati nel capannone, in un silenzio assoluto.  Alla cerimonia hanno partecipato i superstiti del naufragio, ma anche un gruppo di eritrei ospiti del centro di accoglienza, arrivati nei giorni scorsi su un altro barcone. Presente la presidente della Camera Laura Boldrini, il prefetto FrancescaFerrandino e le autorità civili e militari.Parigi chiede riunione urgente Ue
La Francia sollecita una riunione "rapida" dei Paesi europei sulla gestione delle frontiere marittime. Parlando a Metz due giorni dopo la strage di Lampedusa, il premier francese Jean-Marc Ayrault ha detto: "Al di là del dramma, al di là della tragedia, è importante che i responsabili politici europei ne parlino, velocemente, insieme". "Sta a loro - ha aggiunto, citato da Tf1 - riunirsi per trovare la risposta giusta, ma la compassione non basta". "Chi può restare insensibile?", si è chiesto ancora il premier francese, sottolineando che quanto successo è "un dramma terribile, che non può suscitare la nostra compassione, la nostra solidarietà". Ma, ha continuato, "al di là delle parole, credo che sia importante che l'Europa si preoccupi di questa situazione particolarmente drammatica". Martedì prossimo, intanto, è già prevista a Lussemburgo una riunione dei ministri dell'Interno dell'Ue e in agenda, su richiesta dell'Italia, è stato inserito un punto sull'immigrazione.