Sicilia. Lampedusa ricorda le vittime del mare
È il giorno della memoria. Non solo per Lampedusa, tragico teatro tre anni fa del naufragio in cui persero la vita 366 migranti. Si celebra oggi in tutta Italia la prima giornata nazionale per commemorare i migranti morti durante le traversate della speranza. Una data scelta proprio per la strage di Lampedusa, in quella tragica notte tra il 2 e il 3 ottobre del 2013.
>> LE INDAGINI Tre anni dopo solo 30 vittime identificateIl barcone era a mezzo miglio
dall'isola, a un soffio dalla salvezza, quando un incendio
acceso a bordo, lo fece colare a picco. Si disse allora la più
grande tragedia del Mediterraneo. Di lì a poco, e poi nei mesi
e anni successivi, seguirono altri drammi immani. Si fece
appello all'Unione europea fin ad allora colpevolmente assente.
Con Lampedusa e l'Italia lasciate sole. E nell'estremo lembo
del continente l'Europa approdò, almeno nei volti dei suoi
più alti rappresentanti. Corteo con studenti e sopravvissuti alla strageFurono in pochi tre anni fa a
salvarsi. I sopravvissuti oggi sono tornati. Con loro - in mano
cartelli che indirizzano ai lampedusani ringraziamenti e tanti
cuori rossi e chiedono accoglienza - oggi in marcia numerosi
studenti europei, che hanno partecipato a workshop tematici
nell'ambito del progetto "L'Europa inizia a Lampedusa". Sono loro i protagonisti, quei giovani e
quei sopravvissuti, del lungo corteo fino alla Porta d'Europa,
dove una corona lanciata in mare intende dare nuova linfa a una
memoria più operosa e condivisa. Unico il messaggio: "No ai
muri. Sì all'Europa di tutti". Oggi la firma di un protocollo
per l'istituzione della sezione "giovani" del Museo della
Fiducia e del Dialogo. In marcia i lampedusani
con il loro sindaco-coraggio Giusi Nicolini, raccontati da
Fuocoammare, il docu-film che dopo avere conquistato l'Orso
d'Oro a Berlino, sogna l'Oscar, ma che ha già avuto il merito,
ha detto il medico Pietro Bartolo, che in 25 anni ha salvato
migliaia di migranti, di accendere un faro nel mondo. Il sindaco Nicolini: no ai muri serve solidarietà
"Oggi ricordiamo questo giorno. Il
Consiglio d'Europa lo farà anche. La strada è una sola:
ingressi sicuri e legali e nuove politiche di immigrazione in
un'ottica di solidarietà" ha detto il sindaco di Lampedusa
Giusi Nicolini, partecipando alla marcia organizzata nell'isola
nel giorno in cui si fa memoria della strage di migranti
avvenuta il 3 ottobre 2013. Il primo cittadino sarà oggi a
Strasburgo dove ripeterà che "la risposta non possono essere
muri e filo spinato, perchè non fanno altro che aumentare
tragicamente il numero delle vittime. Salvate 2.350 persone dalla Guardia costieraSono numerose le operazioni di salvataggio nel Canale di Sicilia, nel giorno in cui ricorre il terzo anniversario della strage di migranti avvenuta a mezzo miglio da Lampedusa il 3 ottobre 2013. La Guardia costiera ha
coordinato il soccorso di 2.350 persone stipate in gommoni in
difficoltà, in dodici distinti interventi. In campo unità
della Capitaneria di porto e di ong come Moas e Medici senza
frontiere. Diversi hanno riportato ferite e ustioni. Almeno per
due donne e un bimbo di otto anni è stato organizzato un
trasporto urgente da nave "Dignity 1" di Msf per gravi ustioni.
Sant'Egidio: quest'anno 3500 mortiA tre anni dalla tragedia di Lampedusa,
sono in aumento le morti nel Mediterraneo. Dall'inizio del 2016
si sono registrate 3.498 vittime, un morto ogni 42 profughi,
una quota ancora più elevata di quella registrata nel 2015. A
sottolineare questi dati dell'Unhcr è stata oggi la Comunità
di Sant'Egidio, nella prima giornata della Memoria e
dell'Accoglienza, unendosi ancora una volta alle famiglie
delle vittime e ai superstiti del naufragio che costò la vita
a 366 persone.
Al tempo stesso la Comunità ha lanciato un forte appello
perchè vengano accelerati i progetti che hanno come obiettivo
la salvezza dei migranti dai viaggi della disperazione.
Alfano: l'Ue è davanti ad un bivio"È un fatto che quella che
ricordiamo oggi, fino a tre anni fa era una tragedia italiana,
adesso è una giornata europea. L'Ue è davanti a un bivio
decisivo: o ci si salva tutti, rispettando le regole, oppure
sarà un fallimento. Ma ad oggi non tutti gli Stati che hanno
sottoscritto i patti per ricollocare i profughi li stanno
rispettando, e questo è grave". Lo ha detto il ministro
dell'Interno Angelino Alfano oggi a Lampedusa nel terzo
anniversario della strage di migranti del 3 ottobre 2013. Un
migliaio in marcia oggi sull'isola, tra cui 200 studenti giunti
da diversi Paesi. Il titolare del Viminale ha partecpato
all'omaggio in mare dove è stata lanciata una corona di fiori
in memoria delle vittime. Ha sottolineato l'alto numero di vite
salvate, ma anche la necessità di "una seria azione congiunta,
con un'attività di filtraggio in Africa per fermare la tratta
e i trafficanti di esseri umani".