Attualità

IMMIGRAZIONE. Lampedusa, ancora sbarchi La San Marco ad Augusta

giovedì 24 marzo 2011
Sbarchi a raffica dalla mezzanotte a Lampedusa. Sono più di 400 i migranti arrivati finora a bordo di sei barconi. Due clandestini sono stati trasportati in ospedale per sintomi di assideramento e disidratazione. Con i nuovi arrivi nelle prime ore della giornata salgono complessivamente a 800 gli stranieri approdati nelle ultime 24 ore. Fra loro ci sono 280 minorenni che sono stati sistemati in una struttura a parte. Ma altri barconi sono stati avvistati al largo di Lampedusa e, dunque, si attendono nuovi arrivi.E un gommone con a bordo cinque extracomunitari è stato intercettato a terra dai carabinieri, dopo avere raggiunto l'isola di Pantelleria. I nordafricani sono stati accompagnati in caserma in attesa di essere trasferiti a Trapani con il traghetto di linea.Ma è a Lampedusa che, numeri alla mano, l'emergenza sbarchi ha assunto dimensioni drammatiche. Questa mattina l'amministrazione comunale ha annunciato che sull'isola l'acqua potabile non è più sufficiente. E la richiesta di fornitura straordinaria di ventimila metri cubi d'acqua, fatta già da un mese, non ha avuto ad oggi copertura economica da parte del ministero della Difesa. Tra isolani, clandestini e forze dell'ordine, sull'isola attualmente sono presenti 11 mila persone.Da ieri, per decongestionare Lampedusa, viene utilizzata la nave militare "San Marco" che in serata ha lasciato Lampedusa per Augusta dove oggi è approdata con 550 migranti a bordo, destinati al Villaggio della solidarietà di Mineo. La struttura in provincia di Catania è stata aperta la settimana scorsa e, stando a quanto aveva dichiarato il governo, avrebbe dovuto, ospitare solo richiedenti asilo. Invece, fra i 550 partiti da Lampedusa, non ce n'è nemmeno uno. Sono tutti immigrati clandestini, uomini per la maggior parte. Le donne sono nove e dieci i bambini.OBIETTIVO: SVUOTARE LAMPEDUSAAlla fine la nave "San Marco" della Marina militare è arrivata a Lampedusa e, dopo oltre cinque ore di incertezza, ha cominciato a imbarcare i primi immigrati, stremati sulla banchina di Lampedusa. Seicento persone che, a sorpresa, verranno trasferiti al Villaggio della solidarietà di Mineo.Una mossa annunciata dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha parlato di destinazione Sicilia, «in un sito messo a disposizione dallo stesso ministero della Difesa su richiesta del ministro Maroni col quale collaboro in forma in assoluta sintonia». Una decisione che ha lasciato di stucco gli amministratori della zona del Catanese, in cui ricade il residence degli Aranci, fino a qualche tempo fa al servizio delle famiglie dei militari Usa e da qualche giorno destinato ai rifugiati politici.«Come al solito, non siamo stati informati. Se sono persone appena sbarcate e non rifugiati come ripetutamente propagandato dal Governo, sarebbe una colossale presa in giro e un perfido inganno nei riguardi della Sicilia, di Mineo e degli stessi migranti», afferma il sindaco di Mineo, Giuseppe Castania. E il collega di Caltagirone, Francesco Pignataro, avverte: «La situazione è ancora sotto controllo, ma presto potrebbe degenerare perché, con il rapido accrescersi delle fila degli immigrati ospiti della struttura, potrebbero aumentare i rischi per la sicurezza sia delle comunità vicine, sia degli stessi extracomunitari, come dimostra già la presenza di molti di loro lungo la pericolosa Ss 417 Catania-Gela, già teatro di numerosi incidenti anche mortali».Dal residence, fra l’altro, mancano all’appello sette immigrati richiedenti asilo ospitati. In 13 martedì, dopo essere usciti dalla struttura, non vi avevano fatto ritorno, ma poi 6 di essi erano rientrati. Agli immigrati richiedenti asilo di Mineo è permesso uscire dal villaggio dalle 8 del mattino, il rientro è fissato alle 20. E continua a salire il numero dei richiedenti asilo presenti nella struttura. Ieri si è arrivati a quota 956.Intanto, la situazione a Lampedusa resta caotica. L’area davanti alla stazione marittima è trasformata in un campo a cielo aperto per migliaia di migranti. Nell’isola ne sono giunti altri 107 migranti. Le due imbarcazioni su cui erano a bordo sono state soccorse dagli uomini della Capitaneria di porto. Tra profughi partiti e nuovi arrivi la situazione è quasi invariata.«Con i recuperi effettuati nelle ultime 24 ore Lampedusa rimane una provincia di Tunisi con oltre 5.000 clandestini magrebini – afferma l’assessore al Turismo di Lampedusa, Pietro Busetta –. Le richieste dell’amministrazione rimangono le stesse: svuotamento immediato dell’isola. Il Comune ritiene che sia una grande vergogna che un Paese, settima potenza industriale del mondo, consenta che un numero contenuto di disgraziati profughi viva in una condizione di disumanità tale, senza i servizi essenziali».L’emergenza immigrazione è stata al centro di una conferenza stampa dei vertici regionali. Il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo ha chiesto la convocazione di un Consiglio dei ministri in Sicilia per fronteggiare l’emergenza, non ultima quella igienico-sanitaria. «Il governo regionale si trasferisce a Lampedusa – ha aggiunto –. Apriamo un ufficio nel municipio. Saremo lì finché il problema non si risolve. Bisogna mettere a presidio dell’isola navi, non importa se civili o militari, che accolgano i migranti e li portino subito altrove». Lombardo annuncia anche di aver inviato una lettera al commissario straordinario della Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, per coinvolgere la compagnia in questa opera. «Bisogna anche organizzare un ponte aereo per portare via i tunisini dall’isola – aggiunge –. Lampedusa va restituita alla vita. Ha perso la stagione turistica pasquale e il rischio è che perda anche quella estiva».«L’auspicio è che l’isola si decongestioni il più presto possibile – dice l’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro –. Qui la gente è provata, stanca; mi ha commosso: si sente piccola davanti ad una realtà grande».L’Asp 6 di Palermo ha deciso il potenziamento del pronto soccorso e della guardia medica, l’invio di una nuova ambulanza, di farmaci, vaccini e coperte isotermiche, attività di supporto psicologico per la popolazione. E alcuni immigrati sono giunti anche a Pantelleria; gli scafisti che li hanno accompagnati sono stati arrestati. Alessandra Turrisi