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ALLARME IMMIGRAZIONE. Lampedusa, sbarcano in mille Maroni: da soli non ce la facciamo

lunedì 7 marzo 2011
Circa mille immigrati sono arrivati a Lampedusa dalla Tunisia nella notte, in 11 diversi sbarchi, come riferisce la Guardia costiera. "Abbiamo avuto 11 sbarchi dalle 21,50 di ieri sera", riferisce un funzionario della sala operativa della Guardia costiera a Roma. "Gli sbarchi si sono susseguiti tutta la notte, fino a questa mattina presto. Sono arrivate circa mille persone, tutti presunti tunisini, quasi tutti giovani uomini", ha proseguito il funzionario.Tutti gli immigrati vengono trasferiti nel Centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola dove in questo momento si trovano oltre un migliaio di migranti. Quattro barconi sono stati avvistati a largo di Lampedusa a una distanza compresa tra 20 e 40 miglia dall'isola. Su due dei natanti ci sarebbero complessivamente 150 persone, sugli altri due non è stato possibile verificare il numero. Secondo notizie non ancora confermate, ci sarebbero altre due imbarcazioni in navigazione nelle acque internazionali, dirette verso Lampedusa."Occorre un contingente di forze di sicurezza, un impegno maggiore dell'Unione Europea: noi siamo pronti a fare quello che abbiamo fatto con l'Albania agli inizi degli anni '80 ma da soli non possiamo farcela". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è tornato ad invocare così l'impegno della Ue per far fronte ai flussi migratori dalla sponda Sud del Mediterraneo. Interpellato prima del Consiglio federale della Lega Nord, Maroni ha osservato che gli sbarchi della scorsa notte a Lampedusa "dimostrano che l'allarme che avevamo lanciato era assolutamente fondato e c'è il rischio di una invasione di massa dovuta alla crisi perdurante del Maghreb: la Libia in fiamme, la Tunisia che non riesce più a controllare le coste, mentre in Egitto si torna a sparare". Una crisi diffusa nei paesi del Nord Africa, che fà ribadire al titolare del Viminale: "Dobbiamo sviluppare un'azione diplomatica forte a livello europeo sul fronte della sicurezza e sugli aiuti allo sviluppo per garantire la transizione verso regimi democratici. Confido per questo nella riunione del Consiglio dei capi di Stato e di Governo di venerdì".