L'inaugurazione. Al Gemelli il laboratorio di genomica tra i più avanzati d'Europa
Ufficio stampa Policlinico Gemelli
Tutto questo è stato possibile grazie al contributo dell’associazione Oppo e le sue stanze Onlus. A sottolineare infatti l’importanza della partnership tra pubblico e privato nella realizzazione di strutture è così il sottosegretario alla Salute con delega alla ricerca Pierpaolo Sileri, aggiungendo che facility come quella del Gemelli permettono la realizzazione di interventi di “medicina sartoriale” a disposizione di tutti i cittadini. «La sanità del futuro non potrà fare a meno della genomica, e sarà compito delle Istituzioni soprattutto a livello centrale aiutare i progetti di ricerca, assistenza clinica e formazione, grazie anche alle opportunità offerte dal Pnrr», aggiunge Sileri, considerando fondamentale l’apporto delle associazioni di volontariato, «per le quali è necessario individuare specifiche forme di sostegno nell’ambito degli interventi pubblici».Di «salto nel futuro», parla invece il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, aggiungendo che questo luogo sarà chiamato nei prossimi giorni «a concorrere a quella che sarà la nuova stagione di investimenti in ricerca della nostra Regione. Proprio perché abbiamo investito bene le risorse precedenti, passeremo dai 180 milioni di euro della vecchia programmazione, ai 420 milioni di euro che destineremo alla ricerca del Lazio nel periodo 2021-27. 420 milioni sulla programmazione, più le risorse regionali che metteremo in campo, rappresentano la prima occasione per dire ‘grazie’, apprezzando l’immenso lavoro fatto, e per dare un segnale concreto che vogliamo continuare a investire su questa scommessa».Ufficio stampa Policlinico Gemelli
Le previsioni dei volumi di lavorazione del nuovo laboratorio sono per il momento di 2.500-3.000 campioni di Dna/Rna l’anno. «Ci siamo sempre sforzati di coniugare la qualità dell’assistenza con la ricerca clinica - ricorda inoltre il professor Marco Elefanti, direttore generale di Fondazione Policlinico Gemelli - Adesso siamo impegnati ad arricchire il sistema di facilities a supporto della ricerca. Il passaggio che manca ancora è la realizzazione di una piattaforma, di un sistema strutturato e concentrato di laboratori per la ricerca clinica, integrato con il policlinico ma racchiuso in un corpus autonomo. Un obiettivo che intendiamo conseguire nell’arco dei prossimi 5 anni. Purtroppo non potremo contare per la creazione di questi nuovi importanti spazi sulle risorse del Pnrr che sono precluse ai soggetti privati, nonostante la Fondazione Policlinico Gemelli sia un ente no profit, erogatore di prestazioni Ssn».Con il nostro dna – aggiunge poi Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’università Cattolica e direttore del governo clinico di Fondazione Gemelli - «siamo riusciti a creare una struttura all’avanguardia dal punto di vista etico e dell’eccellenza. E questo è il risultato di aver sempre scelto il ‘merito’; al Gemelli i ruoli apicali sono occupati dall’eccellenza italiana e internazionale. Qui si forma e si fa ricerca, un binomio inscindibile perché si cura meglio dove si fa ricerca e formazione».Ufficio stampa Policlinico Gemelli
Diagnostica clinica e ricerca vanno di pari passo in questo laboratorio. Anche le aziende dedicate al sequenziamento genomico vedono in questa facility il potenziale per essere un polo di riferimento in Europa per la ricerca, grazie anche ai grandi ‘numeri’ del Policlinico romano, che assiste ogni anno circa 50.000 pazienti oncologici. «Una caratteristica unica di questo nuovo laboratorio – sottolinea infine Giampaolo Tortora direttore del Comprehensive Cancer Center e responsabile del Molecular Tumor Board della Fondazione Gemelli - consiste nella possibilità di analizzare gli acidi nucleici (DNA e RNA) dei pazienti con, al momento, 8 tipi di tumore (ovaio, colon retto, polmone, mammella, prostata, pancreas, tiroide, GIST). Gli specialisti oncologi potranno inviare qui i loro pazienti richiedendo questo esame “di frontiera” senza costi aggiuntivi a carico del paziente. La risposta arriverà nell’arco di 10-15 giorni lavorativi».