C'è un clima di grande attesa in Ucraina. La Settimana Santa è iniziata e stasera arriverà a Kiev il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere della Santa Sede e inviato speciale del Papa per gli aiuti umanitari in Ucraina. Krajewski resterà almeno fino al giorno di Pasqua, consegnerà un'ambulanza, dono di papa Francesco, a un ospedale di Kiev e andrà a visitare la città martire di Bucha.

"E' un segno di grandissima vicinanza del Pontefice" dice il nunzio apostolico in Ucraina monsignor Visvaldas Kulbokas. L'Elemosiniere non passerà un solo giorno senza testimoniare la vicinanza della Chiesa alle sofferenze del popolo ucraino.

Domani, mercoledì, dedicherà l'intera giornata a visite e incontri. Il Giovedì Santo, come atto simbolico della lavanda dei piedi, Krajewski consegnerà l'ambulanza donata dal Papa all'istituto cardiologico di Kiev. Successivamente parteciperà "in coena domini" alla liturgia nella chiesa di San Nicola. Si tratta di "una chiesa che è simbolo del periodo che stiamo vivendo", dice Kulbokas, "perché la parte superiore viene utilizzata per la distribuzione degli aiuti umanitari, mentre le Messe si svolgono in un sottosuolo, in una specie di cripta".

Il giorno più significativo sarà il Venerdì Santo, quando l'inviato speciale del Papa visiterà il triangolo della morte di Vorzel, Irpen, Bucha e Borondyaka. "Andremo in quei territori - dice il nunzio apostolico in Ucraina -per stare nei luoghi dove tantissime persone hanno patito giorni e giorni di sofferenze e di morte e pregare la via crucis e la liturgia del Venerdì Santo con loro".

Il Sabato Santo sarà celebrata la veglia pasquale nella cattedrale romano cattolica di Kiev insieme al vescovo Vitali Kryvytskyi e con l'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk. Infine il giorno di Pasqua ci sarà la Messa sempre nella cattedrale. Per Kulbokas "le urgenze sono tantissime, nonostante ciò cercheremo di vivere il triduo pasquale con preghiera intensa".