Migranti. La «nave nera» alla deriva. Ma rifiuta i soccorsi
Avaria al motore della 'nave nera' di Defence Europe. In soccorso arriva l’imbarcazione della ong, Sea- Eye, ma l’aiuto viene rifiutato. Una scena quasi da film (comico) nelle acque libiche. Due mondi in contrasto, separati non solo dal mare, con le Organizzazioni non governative che vanno in soccorso dei migranti in fuga, mentre navi come quella dell C-Star, hanno in animo di impedire qualsiasi attività di soccorso anche fornendo informazioni di eventuali irregolarità alla Guardia costiera. Ieri mattina, come ha documentato la stessa Sea-Eye, la nave della Ong «è stata contattata dal Mrcc (il coordinamento dei soccorsimarittimi a Roma, ndr) per fornire aiuto alla C- Star» che «aveva infatti inviato un cosiddetto messaggio di Pan Pan (una chiamata urgente, ndr)» e chiesto aiuto al Centro nazionale di coordinamento del soccorso, anche se l’imbarcazione non correva un pericolo immediato.
L’equipaggio della Ong, su ordine della Guardia Costiera, si è quindi diretto verso la nave di Defend Europe, che però vedendo avvicinare l’ong ha preferito restare alla deriva in avaria piuttosto che subire l’onta del salvataggio proprio per merito di chi invece vorrebbero ostacolare. «Problemi tecnici di piccola entità durante la notte», scrive su Twitter 'Generazione identitaria'. I motori principali sono stati spenti e ciò comporta che per il regolamento internazionale, per prevenire abbordi in mare, l’imbarcazione è considerata 'senza comando', e ciò è stato comunicato alle navi in prossimità, conformemente al regolamento. Il problema, assicurano dalla C-Star «sta per essere risolto», ma il vascello risulta ancora alla deriva. Vedendosi rifiutare i soccorsi la Sea Eye è tornata alla sua missione. La C-Star, noleggiata dall’ultradestra, ora alla deriva