«Posso comprendere il fortissimo desiderio di una donna di mettere al mondo un figlio, ma non si può trasformare questa voglia in un diritto. Non si può comprare un dono al supermercato dei neonati. Non si può legittimare né tollerare una pratica che specula sul corpo di ragazze che, nella grande maggioranza dei casi, sono poverissime, fragili, disperate». Virginia Raggi, avvocato di 37 anni e candidata al Campidoglio del Movimento 5 Stelle, esprime la sua profonda contrarietà per la maternità surrogata. In questo caso, oltre che da politica, parla da cittadina, da mamma di un bambino di 6 anni, avuto assieme a suo marito, anche lui attivista pentastellato. «Non accetto che si lucri sulla pelle di donne in gravi difficoltà economiche, a cui viene strappato un figlio appena nato per 20mila o 30mila euro». Proprio nelle ore in cui Area popolare presenta il suo disegno di legge contro l’utero in affitto e in Parlamento si annunciano altre iniziative in tal senso, Raggi annuncia: «So che anche i nostri deputati e senatori stanno lavorando in Parlamento per porre veri argini a questa prassi. Anche perché - prima di tutto - vorrei ricordare che ci sono già centinaia di migliaia di bambini negli orfanotrofi e negli istituti di tutto il mondo che meriterebbero di ricevere il calore di due genitori. Per non parlare dell’attesa spesso interminabile di tante coppie, che devono aspettare anni e anni per poter adottare un figlio».
Qual è la sua posizione sulle adozioni per le coppie omosessuali? Il tema delle adozioni va discusso in modo serio e approfondito. È un tema delicato e mi limito a dire che la scelta dovrebbe avvenire sentendo il parere di cittadini ed esperti. Lo strumento più adatto credo sia quello del referendum, preceduto da un ampio dibattito pubblico.
Con il ddl sulle unioni civili si è aperta una riflessione nel M5S sui temi etici, visto che se ne è dibattuto anche in un’assemblea parlamentare interna tre giorni fa. La libertà di coscienza sulla stepchild adoption rappresenterà un caso isolato o andrebbe rinnovata su altre questioni che toccano sensibilità profonde? Quella della libertà di coscienza sulla stepchild è stata una scelta saggia, corretta e rispettosa. Io credo che si possa usare lo stesso metodo anche in futuro quando si tratteranno temi altrettanto sensibili. In quei casi è giusto lasciare massima libertà, senza far prevalere l’orientamento della maggioranza del gruppo su una minoranza che la pensa diversamente.
Marino ha istituito il registro delle unioni civili nella Capitale. Se diventerà sindaco, lei come si comporterà? Non vedo perché bisognerebbe cancellarlo. Sono cattolica, mi sono sposata in Chiesa, ma non ci trovo nulla di strano nel regolare convivenze stabili. Dal punto di vista giuridicoamministrativo non credo debbano esserci differenze con le famiglie tradizionali. E quando dico questo, intendo per le agevolazioni nell’acquisto della tessera dell’autobus o per andare a trovare in ospedale il partner malato, tanto per fare due esempi. Senza includere, ovviamente, pensioni di reversibilità o assegni di mantenimento in caso di rottura del rapporto, in quanto sono ambiti che non rientrano nelle competenze di un ente locale.
A proposito di famiglie, nel programma del M5S per Roma non si parla di interventi mirati per favorire i nuclei e, in particolare, quelli con figli. Significa che non sono una priorità? L’idea di intervenire fornendo servizi, aumentando il numero degli asili nido e magari lanciando bonus dedicati alle famiglie più disagiate c’è. Ma non avendo ancora a disposizione l’ultimo bilancio né conoscendo il budget su cui si può contare sarebbe folle sparare cifre a caso. Gli annunci li lasciamo ad altri. Sicuramente, se avremo l’opportunità di governare Roma daremo un ampio respiro economico alle politiche sociali, dove negli ultimi anni le risorse sono state tagliate senza pudore.
Che cosa intende in concreto? Attualmente il fondo annuale destinato all’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili è già completamente esaurito nel mese di maggio. Questo significa che il Comune di Roma funziona malissimo. Il sistema di 'Mafia Capitale' ha dimostrato che anche su questo c’era un 'mangia-mangia' spaventoso. Noi metteremo in campo i nostri criteri: gare pubbliche, controlli e maggiori risorse per tutelare i più fragili.
Salvini e Meloni hanno detto che in caso di ballottaggio tra lei e Giachetti voterebbero M5S. È una mossa che la imbarazza o le fa piacere? Nessun imbarazzo, né contentezza. Noi non abbiamo chiesto sostegno a nessuno, rifiutiamo alleanze con altri partiti, ma se i nostri avversari politici vorranno votarci che lo facciano pure.