Il nodo. Tagli al Pnrr, a Casal di Principe a rischio i progetti sui beni confiscati
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Nel giorno in cui l’Italia ha presentato a Bruxelles il Pnrr “rimodulato” con l’aggiunta del capitolo RePowerEU, sale il grido d’allarme dei sindaci per i tagli a progetti già in via di realizzazione e per i quali il ministro competente, Raffaele Fitto, ha promesso «coperture» da altre fonti di finanziamento.
I rischi vengono evidenziati anche da Renato Natale, sindaco di Casal di Principe, comune del casertano diventato simbolo del dominio della camorra sul territorio. Il grido di Natale ha un significato supplementare proprio per l’alto valore simbolico dei progetti del Pnrr previsti a Casal di Principe.
«La rimodulazione preoccupa fortemente - scrive Renato Natale in una lettera al ministro Fitto - perché tanti progetti, completi degli importi aggiuntivi delle opere indifferibili, per oltre 15 milioni di euro non hanno più copertura finanziaria». Casal di Principe ha ottenuto dal Piano finanziamenti per 26 milioni.
Tra i progetti a rischio, scrive Natale a Fitto, ci sono anche gli interventi su tre beni confiscati alla camorra, da destinare all’edilizia residenziale pubblica, alla nascita dell’Università della Legalità e da rigenerare attraverso opere di efficientamento energetico.
Insomma, a “saltare”, o quantomeno a essere frenati, sono progetti che hanno anche un significato di riscatto per la comunità rispetto all’oppressione camorristica. A rischio anche i lavori in un altro bene confiscato che la città vuole destinare a dimora sociale e centro antiviolenza per le donne.
La “tabella” che il sindaco ha mandato a Fitto indica dieci cantieri a rischio di cui quattro già con “lavori affidati”. Per gli interventi sui beni confiscati, l’iter è già nella fase della progettazione esecutiva. Insomma le risorse sono state impegnate e ora si rischia di restare senza coperture.
Da esperto amministratore, Natale avvisa Fitto anche sul rischio che i dirigenti possano rifiutarsi di stipulare i prossimi contratti e di apporre le prossime firme in assenza di finanziamenti certi. Mentre evidenzia anche il paradosso di dover restituire alcune somme già ricevute, Natale critica l’ipotesi di usare come fonte sostitutiva i Fondi sociali e coesione che dovrebbero raggiungere altri obiettivi vitali per il territorio.
Un esempio concreto dell’impatto delle “modifiche” al Pnrr su cui ora il sindaco di Casal di Principe vuole risposte dal governo.