Il caso. Lucaselli (FdI): Colle usa la Carta per esprimere posizioni. Poi si corregge
La deputata di FdI Lucaselli
Le sue dichiarazioni in televisione, su La7, non lasciano adito a molti dubbi. Secondo Ylenja Lucaselli, deputata di FdI con mandato ad apparire sul piccolo schermo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "utilizza comunque molto spesso il riferimento alla Costituzione per esprimere la propria posizione rispetto ai provvedimenti del governo, atteso che non esiste una sinistra, un'opposizione capace". Anche se, continua Lucaselli, poi "alla fine" Mattarella i provvedimenti "li firma", perché "evidentemente non c'è un vero problema costituzionale alla base".
"Quindi sicuramente sì - ha continuato Lucaselli, che è anche relatrice della manovra, rispondendo a una domanda sul ruolo del Colle - c'è molto interventismo che poi non si traduce in realtà nel blocco di uno o più provvedimenti, come sull'immigrazione o il ddl Foti sulla revisione della Corte dei conti, perché ci sono una serie di misure imprescindibili e necessarie per il controllo della Corte conti sugli enti locali. In questo senso va il ddl Foti che può essere contestato, si può dibattere, verrà affrontato nelle sedi opportune del Parlamento". Ma in conclusione "il riferimento da parte del presidente della Repubblica è un po' oltre il potere".
Le parole di Lucaselli sono così oltre il registro meloniano che per lunghe ore non ricevono particolari attenzioni. Poi, però, pur rimbalzando pigramente sulle agenzie di stampa, una reazione delle opposizioni arriva. Parlano il presidente di M5s Giuseppe Conte, il dem Walter Verini, i capi di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. Il tono è lo stesso in tutte le dichiarazioni della minoranza: l'affondo contro Lucaselli e la richiesta, alla premier Meloni, di intervenire per smentirla.
La sortita di Lucaselli arriva dopo giorni in cui molte sono state le letture sui rapporti tra Colle e Palazzo Chigi. Il discorso di lunedì di Sergio Mattarella agli ambasciatori, con un passaggio forte sul diritto d'asilo così come incardinato nella Carta costituzionale, è stato interpretato come una sorta di monito sulle politiche migratorie. Il giorno successivo, però, il capo dello Stato ha tenuto un discorso alle alte cariche istituzionali in cui ha ribadito i cardini dell'unità tra le istituzioni democratiche e ha riconosciuto diversi risultati raggiunti dal governo, specie nella gestione del G7 e nell'avvio di un nuovo rapporto con i Paesi del Sud del mondo.
Lucaselli va dunque ad aprire, anche a sorpresa, una ferita. Meloni ha sempre avuto parole di rispetto per il ruolo svolto dal Colle. Perciò, come era prevedibile, i vertici di FdI si sono mossi per mettere in campo il più tradizionale dei "chiarimenti". Che arriva, puntuale, a sera, con una nota della stessa deputata: "In riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi in una trasmissione - dice Lucaselli - tengo a precisare che ho sempre considerato e considero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella un punto di riferimento per tutte le forze politiche e per gli italiani. Lontano da me il pensiero, dunque, di ascriverlo al ruolo di opposizione del governo. Mi dispiace che le parole usate durante la diretta abbiamo indotto ad attribuirmi un pensiero che non ho e siano state strumentalizzate facendo torto al ruolo di arbitro e di custode della Costituzione che il presidente Mattarella si è dato dall'inizio del suo mandato".
Con un passato giovanile nell'Udc di Follini e poi nel Pd, Lucaselli arriva in Parlamento con Fratelli d'Italia nel 2018. Rieletta alle elezioni del 2022, fa parte della delicata commissione Bilancio della Camera. Recentemente si è resa protagonista, sempre in televisione, di una gaffe, confondendo i gulag sovietici con il gulasch, noto piatto della tradizione ungherese.Tanta ironia, sui social, per quello scivolone. Ma nulla in confronto alla pressione che Lucaselli avrà ricevuto nelle ultime ore dopo le sue esternazioni sul Quirinale.