Coronavirus. La biblioteca è chiusa? Ecco le favole al telefono
Con i teatri e le biblioteche chiuse, anche i genitori e i nonni più attivi hanno esaurito le storie da raccontare a figli piccoli e nipoti. In loro soccorso arriva il servizio di Campsirago Residenza, centro di ricerca teatrale che ha base sulle colline della Brianza lecchese e mette a disposizione la voce di dicotto artisti, pronti a raccontare le "Favole al telefono" di Gianni Rodari, telefonando ai bambini. Che così potranno immaginare di stare davvero parlando con il "ragionier Bianchi di Varese", il personaggio inventato da Rodari, che faceva il rappresentante di commercio ed essendo lontano da casa, ogni sera telefonava alla sua bambina per raccontarle, appunto, una fiaba. Ogni lettura durerà circa 20 minuti e i bambini potranno interagire con gli attori, instaurando un dialogo ed essendo, quindi, pienamente coinvolti in un'esperienza unica nel suo genere. I genitori possono prenotare il servizio inviando una mail a: info@campsiragoresidenza.it, indicando il numero di telefono da contattare. Chi vorrà, fanno sapere gli attori, potrà lasciare un'offerta libera per sostenere il lavoro degli artisti, in questo periodo particolarmente duro anche per questo settore.
In queste settimane di chiusure forzate, sul territorio si moltiplicano le iniziative per aiutare i bambini a trascorrere le lunghe giornate in casa senza annoiarsi troppo. A Bra, in provincia di Cuneo, il personale della biblioteca "Giovanni Arpino", insieme al gruppo di lettrici del progetto "Nati per leggere", mette a disposizione sul canale Youtube del Comune, le fiabe lette ad alta voce. Anche le lettrici di Macerata hanno pubblicato fiabe lette ad alta voce sulla pagina Facebook "Fiabe della biblioteca in stream" e lo stesso hanno fatto i narratori della biblioteca comunale di Fino Mornasco, in provincia di Como.