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Grest. L’esperienza di due animatrici. «Arrivo a sera e dico: ho dato il meglio di me»

Chiara Vitali mercoledì 8 maggio 2024

Emanuela Ciceri ha fatto l’animatrice all’oratorio estivo per la prima volta tre anni fa, tanto per provare. Ma l’esperienza l’ha convinta e non si è più fermata: anche quest’anno, per la quarta volta, sarà al Grest con un ruolo organizzativo e di guida per i più piccoli. Che cosa la motiva? «La cosa che mi piace di più durante l’oratorio estivo è arrivare a sera e dire: oggi ho dato del mio meglio» racconta. Il suo oratorio è San Martino a Bareggio (Mi), dove i bambini del Grest sono circa 400 e gli animatori più di 150. Vista la sua esperienza, Emanuela quest’estate avrà il ruolo di coach per i più giovani. «Essere animatori è una responsabilità, i bambini ci prendono come riferimento e imitano le nostre azioni. Dobbiamo essere pronti a tutto e dare il buon esempio, a volte è complicato». Anche per questo sul territorio sono partiti i corsi di formazione per gli animatori. All’oratorio di San Martino il primo incontro è stato lunedì e al percorso può partecipare chi vuole, anche chi non frequenta le altre attività durante l’anno. «Nelle prossime settimane inizieremo a organizzare i giochi. Durante il Grest ci saranno le gite, i pomeriggi in piscina e i momenti quotidiani di preghiera. Abbiamo alcuni bambini che non partecipano perché di altre fedi, musulmani o ortodossi, e per loro pensiamo ad attività alternative». È comune tra i suoi coetanei scegliere di fare l’animatrice? «Non tanto» risponde Emanuela. Su 20 studenti della sua classe delle superiori (la 17enne frequenta una scuola di moda) solo 3 fanno un’esperienza simile alla sua. «A me motiva il fatto di stare con i bambini, mi piace tantissimo – conclude Emanuela – quest’anno sono un po’ in ansia perché mi verrà affidata una nuova fascia d’età, non seguirò più le prime e seconde elementari ma le quinte elementari e le prime medie».

Anche per Martina Biasin, 16 anni, il rapporto con i bambini è il cuore dell’esperienza di animatrice. Lei frequenta l’oratorio Piergiorgio Frassati a Sesto Calende (Va), dove gli animatori sono circa 50 e i bambini più di 150. «Sono sempre stata una persona che ama stare a contatto con gli altri. Penso che il Grest sia una bella occasione perché puoi stare con i tuoi amici e allo stesso tempo ti metti a servizio dei più piccoli». La sua prima esperienza da animatrice è stata l’anno scorso. «Ho imparato a gestire situazioni nuove, come un litigio tra bambini o la relazione con i genitori – racconta – Per quest’estate mi aspetto tanta voglia di metterci in gioco, ricordi, nuove persone da conoscere e momenti di riflessione». C’è un momento preferito nelle sue giornate di oratorio estivo? «Sì, abbiamo un’attività che chiamiamo “cerchio della gioia”. Ci mettiamo tutti in cerchio in un campo da basket e facciamo i balli e i momenti di condivisione».