Rovereto. L’autista che non fa salire i migranti sull’autobus
Nella frazione di Marco di Rovereto i profughi che aspettano alla fermata dell'autobus
Rischia il posto di lavoro l’autista che a dicembre (in almeno due occasioni) lasciò a piedi un gruppo di profughi del campo di Marco, tirando dritto alla fermata del trasporto pubblico di linea. La Provincia autonoma di Trento e Trentino Trasporti hanno già svolto i propri accertamenti e hanno segnalato il caso in Procura; è inoltre in corso un procedimento disciplinare, provvedimento che può portare anche al licenziamento dell'autista.
Su diversi giornali locali del Trentino-Alto Adige è stata riportata questa vicenda, ricostruita poi anche dal Post: l’autista che non si sarebbe fermato vedendo i migranti è Moreno Salvetti, consigliere comunale di Avio, in provincia di Trento, eletto nella lista civica Progetto Comune a supporto della coalizione di centrodestra che ha vinto le ultime amministrative. In particolare gli episodi che coinvolgono Salvetti denunciati attraverso un video sono stati filmati lo scorso dicembre a Marco, frazione del comune di Rovereto, alla fermata di via Pinera, dove i migranti che si trovano nel campo di accoglienza prendono l’autobus la mattina presto per raggiungere Rovereto e «frequentare i corsi e le altre attività previste dal progetto di accoglienza», scrive il giornale Trentino.
A Rovereto l’autobus di linea «vietato» ai profughi
L'azienda e gli uffici dell'Assessorato ai trasporti della Provincia autonoma di Trento - scrivono in una nota - si sono subito attivati per verificare se la mancata fermata - documentata attraverso alcuni video alla fermata di via Pinera a Marco di Rovereto - trovasse conferma anche nel sistema di rilevazione satellitare del mezzo, che è in grado di indicare con precisione data e ora di ogni evento a bordo autobus, oltre che in filmati video che erano nel frattempo pervenuti e registrati da persone a bordo mezzo che intendevano provare una condotta in contrasto alle regole di esercizio, poiché chi è incaricato di pubblico servizio non può omettere di svolgerlo".
"Per quanto accertato dalla società congiuntamente con la Provincia autonoma di Trento, la condotta si è concretizzata in una ripetuta violazione degli obblighi - conclude la nota -, con conseguente turbativa al regolare svolgimento del Servizio Pubblico con danno anche all'immagine della società".
Il caso è stato segnalato alla Procura con l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio aggravata dalla finalità di discriminazione razziale. Il sindacato Uil Trasporti - come riportato dal sito di informazione Il Dolomiti - intanto ha difeso la condotta dell'autista Moreno Salvetti, assicurando che "ha agito in buona fede" in quanto i migranti "non hanno fatto cenni per chiedere la fermata".