Attualità

INTEGRAZIONE. No del ministro Kyenge alla festa della Lega

giovedì 1 agosto 2013
Il ministro Cécile Kyenge ha deciso di declinare l'invito a partecipare alla festa della Lega. Il ministro conferma che "rimane aperta la sua disponibilità al dialogo ed al confronto, ammesso però che si creino le adeguate condizioni", è detto in una nota del portavoce. "Nei giorni scorsi la ministra aveva chiesto al segretario nazionale della Lega nord Roberto Maroni un intervento, chiaro e pubblico per stigmatizzare i molti, troppi attacchi rivolti contro di lei da esponenti di quel partito; non essendo pervenuto il suddetto intervento, la stessa ha deciso di declinare l'invito. Da parte sua, la ministra conferma che rimane aperta la sua disponibilità al dialogo e al confronto, ammesso però che si creino le adeguate condizioni", conclude il portavoce. "Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. Il ministro Kyenge non viene alla nostra festa? Vado io alla festa del Pd, sono disponibilissimo a confrontarmi con lei in quella sede sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione". Così il governatore del Veneto Luca Zaia, dopo il rifiuto del ministro Cecile Kyenge al dibattito alla festa leghista di Cervia, sabato prossimo.
Zaia, che avrebbe dovuto essere l'interlocutore del ministro sul palco della festa del Carroccio, ha espresso poi il proprio rammarico per il rifiuto. "Mi spiace - ha detto - che Kyenge rifiuti di partecipare ad un confronto sereno, pragmatico e finalmente concreto, per la prima volta, sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione". La Lega, ha aggiunto Zaia, "ha sempre condannato senza se e senza ma questi fatti, i temi del razzismo e della distinzione delle persone in base al colore della pelle non sono nel Dna della Lega che conosco".
"Vengo da una provincia - ha ricordato Zaia, riferendosi a Treviso - che la Lega governa dal 1995 e che è modello di integrazione, così come lo è il Veneto, con più del 10% di immigrati, a livello nazionale". "E poi - ha concluso Zaia - faccio mio un detto dei gesuiti secondo il quale piuttosto che rassicurare i fedeli è meglio evangelizzare i fedeli: ergo, piuttosto per parlare con chi la pensa come te è meglio parlare con chi la pensa diversamente da te".​