INTEGRAZIONE. No del ministro Kyenge alla festa della Lega
Zaia, che avrebbe dovuto essere
l'interlocutore del ministro sul palco della festa del
Carroccio, ha espresso poi il proprio rammarico per il rifiuto.
"Mi spiace - ha detto - che Kyenge rifiuti di partecipare ad un
confronto sereno, pragmatico e finalmente concreto, per la prima
volta, sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione".
La Lega, ha aggiunto Zaia, "ha sempre condannato senza se e
senza ma questi fatti, i temi del razzismo e della distinzione
delle persone in base al colore della pelle non sono nel Dna
della Lega che conosco".
"Vengo da una provincia - ha
ricordato Zaia, riferendosi a Treviso - che la Lega governa dal
1995 e che è modello di integrazione, così come lo è il Veneto,
con più del 10% di immigrati, a livello nazionale". "E poi -
ha concluso Zaia - faccio mio un detto dei gesuiti secondo il
quale piuttosto che rassicurare i fedeli è meglio evangelizzare
i fedeli: ergo, piuttosto per parlare con chi la pensa come te è
meglio parlare con chi la pensa diversamente da te".