L'emergenza. Italia rovente, un "codice calore" nei pronto soccorso
Roma, turisti si rinfrescano con l'acqua di una fontana a piazza del Popolo
Italia incandescente, alle prese con un’ondata di “super calore” senza precedenti, portata stavolta dal vento del Sahara: è la terza di questa torrida estate e forse quella più sfibrante per le popolazioni colpite, soprattutto quelle del Centro-Nord, del Sud e delle isole. Le temperature, che da domenica scorsa si attestano sui 40° di massima nelle tre zone del Paese, saliranno ancora con picchi fino ai 47 in sedici città nei prossimi giorni, mentre le notti segnano sulla colonnina di mercurio, come ai Tropici, non meno di 20-24 gradi un po’ ovunque.
I meteorologi sostengono che con l’attuale hot storm, “tempesta bollente”, verranno battuti molti primati dall’anticiclone africano chiamato “Caronte” che si sta abbattendo sul nostro Paese dove rimarrà presumibilmente fino alla fine di luglio. Le località più soffocate dalla pesante cappa di afa si trovano in Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e nelle zone interne di Lazio e Toscana. Ma anche il resto del territorio nazionale non sarà esente da ulteriori eccessi di caldo, con conseguenze sulla salute, fisica e psicologica delle persone, soprattutto i più deboli, e sull’economia, in particolare l’agricoltura e il turismo. Oggi, martedì, le uniche città meno roventi saranno Bari, Catania, Milano e Reggio Calabria (dove domani però le temperature saliranno), Torino (bollino arancione) e Genova (bollino giallo). Domani, mercoledì, invece, “bollino rosso” in 23 capoluoghi di provincia, da Bolzano a Palermo e Cagliari.
E si corre ai ripari. A Roma, la metropoli più rovente (“The infernal city” ha titolato il Times di Londra), sono 28 i punti sensibili a disposizione delle persone in difficoltà. L’elenco è stato definito dal capo della Protezione civile della capitale, Giuseppe Napolitano, per la giornata di oggi, nella quale si prevedono i 42 gradi all’ombra. Dal Colosseo a viale Marconi, da Ponte Milvio a Viale Europa, da Piazza Venezia alla metro Anagnina e i mercati rionali, una “task force” di 80 tra volontari e personale di Protezione civile, Croce Rossa e Acea saranno in strada dalle 11 «nella giornata più calda dell’anno – spiega Napolitano –, daremo anche borracce al Colosseo».
A Napoli il Comune ha stabilito la possibilità, per i senza di ora di fare la doccia al real Albergo dei Poveri attivando un numero di telefono e una casella di posta elettronica per segnalare le emergenze e i casi di persone in difficoltà.
Intanto il ministero della Salute ha varato il “codice calore” nei pronto soccorso degli ospedali, con l’attivazione, tutti i giorni della settimana, degli ambulatori territoriali (che resteranno aperti 12 ore) per accessi relativi alle conseguenze del caldo, con il potenziamento del servizio della guardia medica e la riattivazione delle Uscar (Unità speciali di continuità assistenziale regionale) per favorire l’assistenza domiciliare. Torneranno quindi le “unità mobili” dell’era Covid.
Con una circolare, il ministero ha inoltre invitato le Regioni, nell’ambito delle proprie competenze, «a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili».