Cibo senza glutine, come biscotti e pasta,
ma anche birra analcolica e bevande al distributore automatico, e, sul
fronte dei mezzi di trasporto, car e bike sharing. Sono queste le new
entry nel paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al
consumo. Ad annunciarle è oggi l'Istat che, come ogni anno, rivede
l'elenco dei prodotti, tenendo conto delle novità emerse nelle
abitudini di spesa delle famiglie e arricchisce, in alcuni casi, la
gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati. Navigatore satellitare, impianto Hi-Fi,
registratore dvd e corso di informatica escono dal paniere dell'Istat. Codacons accoglie positivamente le
modifiche al paniere Istat ma esprime riserve sul 'peso' attribuito a
ciascuna voce. "Le entrate e le uscite del paniere appaiono corrette,
perché rispecchiano le modificate abitudini degli italiani - spiega il
presidente dell'associazione Carlo Rienzi - Ciò che invece non ci
convince affatto è la variazione dei pesi operata dall'Istat
all'interno del paniere. Cresce infatti il peso che nel calcolo
dell'inflazione l'istituto attribuisce ai 'servizi sanitari e spese
per la salute' e 'abitazione, acqua, elettricità e combustibili', ma
la scelta non appare comprensibile dal momento che, come emerso da
recenti indagini, gli italiani rinunciano sempre più alle cure mediche
a causa della crisi economica, mentre sul fronte casa ed energia i
prezzi risultano in costante calo negli ultimi mesi".Un ingresso dovuto, tenuto conto che il
settore dei prodotti senza glutine vale oggi 237 milioni di euro con
una crescita continua annuale a due cifre". Così la Coldiretti plaude
all'introduzione nel paniere Istat per il calcolo dell'inflazione
della pasta e dei biscotti 'gluten free'.
L'Italia torna in deflazione a gennaio.
L'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat è sceso
dello 0,4% rispetto a dicembre 2014 e dello 0,6% su base annua,
come non accadeva da settembre 1959, quando si registrò una
contrazione pari all'1,1%. La flessione su base annua dell'indice
generale, spiega l'istituto di statistica, è dovuta in larga
misura all'accentuarsi della caduta tendenziale dei prezzi dei
beni energetici, in particolare di quelli non regolamentati
(-14,1%, da -8,0% di dicembre), e al rallentamento della
crescita annua dei prezzi dei servizi, con particolare
riferimento a quelli dei Servizi relativi ai Trasporti (+0,2%,
da +2,0% del mese precedente).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni
energetici, l'"inflazione di fondo" permane positiva ma in
ulteriore rallentamento (+0,3%, da +0,6% di dicembre); al netto
dei soli beni energetici scende a +0,3% (era +0,5% il mese
precedente).