Attualità

Istat. Meno matrimoni e con fatica

giovedì 12 novembre 2015
Gli italiani si sposano meno, lo fanno soprattutto civilmente e il matrimonio dura in media 16 anni, l'età della separazione si aggira a 47 anni per gli uomini e 44 per le donne. Il quadro degli ultimi dati sui matrimoni in Italia fornito dall'Istat non è confortante. Nel 2014 sono stati celebrati 189.765 matrimoni circa 4.300 in meno rispetto all'anno precedente. Al primo matrimonio si arriva sempre più maturi: gli sposi hanno in media 34 anni e le spose 31. Al nord e al centro i matrimoni civili superano quelli religiosi. La separazione arriva in media dopo 16 anni ma in caso di matrimoni recenti la durata diminuisce fino a 10 anni. In crescita le separazioni con uno dei due coniugi ultrasessantenne. Diminuiscono anche i matrimoni misti, cioè dove almeno uno degli sposi è straniero, e quelli fra stranieri. Lo rileva l'Istat nel suo report su matrimoni, separazioni e divorzi relativo all'anno 2014. I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera sono stati circa 24 mila (il 12,8% delle nozze celebrate nel 2014), in calo di 1.850 unità sul 2013. La diminuzione si deve sopratutto alle nozze tra stranieri, che l'anno scorso sono state 6.724 (il 3,5% dei matrimoni totali). E i più numerosi sono quelli tra cittadini romeni. In particolare, le unioni con un coniuge italiano e l'altro straniero sono state 17.506, e la tipologia prevalente è quella in cui è la sposa ad essere straniera: 13.661 nozze (il 78% di tutti i matrimoni misti). Una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell'Est Europa. I giovani hanno sempre meno voglia di sposarsi ma per contro tendono sempre di più a convivere: le unioni di fatto sono più che raddoppiate dal 2008, superando il milione nel 2013-2014. Lo rileva l'Istat. In particolare, le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili arrivano a 641mila nel 2013-2014 e sono la componente che fa registrare gli incrementi più sostenuti, essendo cresciute quasi 10 volte rispetto al 1993-1994. A dimostrare ulteriormente che le unioni di fatto sono una modalità sempre più diffusa di formazione della famiglia, il dato che oltre un nato su quattro nel 2014 ha genitori non coniugati.