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Terrorismo. Madre arrestato: «Io chiedo aiuto alla Caritas. All'Italia possiamo solo dire grazie»

mercoledì 25 marzo 2015
Mio figlio è un bravissimo ragazzo, ci metto la mano sul fuoco. Ma se è un terrorista lo ammazzo io". Lo dice Idajet Elezi, padre di Elvis, arrestato con l'accusa di essere un reclutatore di jihadisti per l'Is. Il giovane vive con lui e con la madre Liliana in un piccolo appartamento nel centro di Ciré, nel Torinese. "Noi siamo musulmani - dice la donna - ma io chiedo aiuto alla Caritas perché mio marito è disoccupato da cinque mesi. All'Italia non possiamo fare altro che dire grazie". i dice invece di non parlare più "da anni" con suo fratello Alban, arrestato a Tirana con l'accusa di essere tra gli organizzatori dei reclutamenti. "Contro mio figlio - dice - le accuse sono assurde. Non lo abbiamo mai visto fare nulla di strano, neanche smanettare troppo al computer. Sono certo che lui non c'entri niente con questa storia. E anche noi. Siamo una famiglia povera, ma onesta".