La domanda a Raffaele Bonanni è diretta: un lavoratore con uno stipendio da mille euro al mese può mettersi nelle mani di Mario Monti? Il leader della Cisl non risponde con un sì e nemmeno con un no. Lo fa invece sferrando l’attacco a quelle che sono le proposte politiche alternative a quella che in queste ore sta provando a strutturare il Professore. «Sicuramente quel lavoratore non dovrà fare l’errore di mettersi nelle mani dei populisti di destra e di sinistra. Con loro non si esce dal pantano, con loro le difficoltà possono solo trasformarsi in dramma». Bonanni punta deciso su Monti e scommette su una nuova offensiva per la riduzione dell’Irpef: «Il taglio delle tasse è una sfida non più rinviabile e Monti lo sa. Bisogna usare la leva delle tasse per rilanciare l’Italia, per ridarle forza. Il premier se sarà ancora al timone lo farà. Lui è affidabile, è di parola. L’aveva promesso e l’aveva fatto, poi la maggioranza ha preferito bloccarlo».
Immagino che lei ci stia per dire il perché...Hanno paura di Monti. Della sua credibilità, della sua autorevolezza. Per loro era troppo imbarazzante fare i conti con una personalità apprezzata dalle Cancellerie e ascoltata dai mercati... Ma la Cisl guarda solo al merito: Monti ha fatto scelte di rigore, ha imposto sacrifici al Paese, ha fatto anche errori come nel caso degli esodati, eppure ha mantenuto popolarità: questo per i partiti era difficile da sopportare. E allora l’hanno bloccato. Gli hanno detto "fatti i fatti tuoi, non sarai tu a ridurre le tasse dopo anni e anni di promesse fatte e mai mantenute"
Lei si fida di Monti?Guardi: meglio un medico rigoroso che tanti, troppi ciarlatani.
Con chi ce l’ha? Con Berlusconi? E anche con Bersani?Ce l’ho con tutte le forze politiche dell’
ancien régime. Senza distinzioni, senza nessuna assoluzione. Dovevano capire la drammaticità del momento, dovevano lavorare per aiutare la politica a presentare un’offerta completa e, invece, hanno provato e ancora provano a tagliare la strada a chi lavora per cambiare questo bipolarismo fallimentare e costruire un’area moderata e riformatrice. Non pensano mai al Paese, pensano solo e sempre alle loro convenienze.
Provi a essere più esplicitoPiù esplicito di così? Io sono un sindacalista scomodo, ma anche libero. Hanno fatto di tutto (e l’hanno fatto fino all’ultimo) per tentare di mettere fuori gioco Mario Monti. Ma hanno fallito e Monti c’è e ci sarà. Con la sua proposta politica, con la sua agenda, con i temi sociali ed economici
L’azione di Monti non ha convinto le altre organizzazioni sindacali...Non mi provochi: io ce l’ho con pezzi di sindacati e con i vecchi partiti. Hanno bloccato, cambiato, peggiorato il lavoro del premier. Avrebbero rovinato pure il lavoro fatto sul salario di produttività da detassare: avrebbero cambiato pure quello, ma per fortuna c’era la parola che Monti aveva dato alla Cisl. Lo scriva: questi signorini hanno strillato davanti a scelte premianti e hanno fatto silenzio davanti a provvedimenti punitivi. Io guardavo incredulo e mi interrogavo: tutto questo squallido teatrino solo perché Monti non doveva osare di esprimere una posizione politica.
Andrea Olivero ha appena lasciato le Acli per correre con il premier, lei lascerà la Cisl?Io no, io resto al sindacato. Perché una democrazia evoluta deve avere una politica forte e organizzata ma anche corpi intermedi capaci di rappresentatre la società
Si vota con la vecchia legge elettorale e il Pd rischia di vincere grazie a un premio di maggioranza esageratoEro certo che sarebbe finita così. L’ho detto, l’ho ripetuto: una vergogna su cui tutti dovrebbero riflettere. Anche il presidente della Repubblica farebbe bene a farlo.
Crede che Monti rifletterà anche su una correzione dell’Imu?Un’imposta così non può essere sopportabile. I ceti medi e soprattutto quelli bassi rischiano di finire al tappeto. Non si può reggere una tassa così ed è stato un errore dare facoltà ai comuni di poter imporre numeri da brivido. I cittadini non sono bancomat e Monti l’ha capito. Io scommetto su di lui e non credo di sbagliare.