«Scelta civica non può dividersi fra chi vuole inseguire il Pd e chi l’Udc o il Pdl, chi aderire al Ppe e chi ai liberali europei», dice Mario Marazziti. «C’è la metà dell’elettorato - avverte il deputato - , fatto di cattolici e laici, che non vota e non si sente rappresentato, è a loro che dobbiamo dare risposte».Il partito fondato da Mario Monti ha rischiato nei giorni scorsi la frattura. La partecipazione del coordinatore Andrea Olivero a un convegno di parlamentari (etichettato come del’Udc ma che in realtà aveva una genesi composita) ha scatenato una dura presa di posizione dell’ala "laica" e alla fine un comunicato ispirato da Monti ha rimarcato come ogni collocazione europea sia prematura. L’esito della <+corsivo>querelle <+tondo>è stata una lunga assemblea notturna in cui sono state sfiorate le dimissioni di Monti, e il ruolo di Olivero è mutato in coordinatore dell’ufficio per l’identità culturale e politica composto da Stefania Giannini, Lucio Romano, Andrea Romano e lo stesso Marazziti.
Una sorta di commissariamento.Un’erronea percezione del significato di quel convegno, che avevo contribuito anch’io a organizzare, ha originato una nota che non ha fatto bene all’immagine del partito, a mio avviso, sulla base di informazioni erronee, inserendo nell’ordine del giorno di quell’assemblea anche l’elezione del coordinatore, come se l’incarico fosse vacante. È ovvio che non si cambia coordinatore perché si partecipa a un convegno cui erano invitati tutti, e lo stesso Monti. Ma in una fase di crescita si può anche aprire una fase più collegiale, spero, per costruire un’identità plurale, davvero aperta.
Un episodio di poco conto che ha portato alla luce incomprensioni più profonde, par di capire.C’è una parte dell’area di Scelta civica, compagni di viaggio molto vicini, che sembra interessata a rifondare il centrodestra, ed esempio Casini sembra andare in quella direzione, e in Europa col Ppe. Altri propendono per una collocazione in Europa con l’Alde, i liberali. C’è chi parla molto con i renziani. Poi c’è Montezemolo a dire che anche lui è per riformare il centrodestra. È un dibattito che non mi appassiona perché parla di schieramenti invece che parlare alla gente.
Una bella confusione...È normale in un soggetto giovane, ma non si può essere ossessionati dalla collocazione bipolare e dagli schieramenti. Dobbiamo essere il "partito che non c’è" e che nessun partito sa ancora essere. Per ricostruire insieme l’Italia, costruire senso di comunità e essere un soggetto largo, popolare, di tanti. Vede, non ho accettato altre proposte come molti sanno per provare a cambiare davvero la politica e i partiti. Sono in Parlamento con Scelta civica proprio per la sua forza riformatrice. E per l’esperienza, unica, di Monti, che continua nel lavoro di Letta. I partiti, tutti, fanno fatica a rigenerarsi. Questo governo è indispensabile per il Paese. Ma dobbiamo costruire senso ed essere già una politica concreta e nuova. La nuova legge di cittadinanza, per i bambini immigrati e gli adulti, è una mia proposta che ha un consenso largo; in aula ho impedito, con altri, che venissero di nuovo tagliati i fondi per la cooperazione, scomparsi per reperire fondi sui debiti della P.A.; è mia la proposta di legge contro la tortura, e per abolire il reato di clandestinità. E ora ci siamo caratterizzati per una mediazione sulla legge anti-omofobia.
Su questo qual è il suo punto di vista?L’aggancio alla legge Reale Mancino di una nuova forma di discriminazione, senza introdurre surrettiziamente cavalli di troia come la definizione di gender, è una conquista che rivendichiamo, e a mio avviso anche il reato di opinione sarà scongiurato. Una clausola di salvaguardia da noi proposta potrà ulteriormente evitare il rischio.
C’è chi crede che resterebbe lo stesso, con interpretazioni giurisprudenziali "fantasiose".Non basta la "testimonianza" . In Parlamento ci si muove con i numeri che ci sono, che - ricordo - sarebbero in grado, se si spezza la corda di far passare un testo molto peggiore.
La prossima scadenza sarà quella europea. Come vi collocherete?Sono d’accordo con Monti: è presto per decidere.