Renzi o Letta «per noi pari son». Forza Italia sta «all’opposizione, perché non condivide la linea economica del governo a trazione Pd». E «continuerà a starci», anche se a Palazzo Chigi dovesse arrivare Matteo Renzi. Ma «il patto siglato da Berlusconi sulle riforme sarà difeso con il sangue». Giovanni Toti, il consigliere politico di Forza Italia, alla vigilia della resa dei conti nel Pd tra Renzi e Letta non si sbilancia. «È un derby, l’ennesimo, che non ci riguarda, né ci appassiona. È un problema tutto interno al Pd. Quello che dobbiamo però denunciare è che il Pd, da Bersani in poi, sta scaricando sul Paese i suoi problemi interni. Speravamo che con le primarie fosse finito: invece il Pd vive ancora in una atmosfera di congresso permanente».
Insomma, se Renzi sostituisce Letta per voi non cambia nulla?Renzi sarebbe il terzo presidente del Consiglio a sedere a Palazzo Chigi senza il consenso degli elettori, dopo Monti e Letta, scelti da Napolitano. Sarebbe un fatto anomalo, una patologia del sistema. Vorrei anche dire che, dopo aver fatto del consenso elettorale e della distanza con il Palazzo la cifra della sua politica, Renzi entrerebbe al governo con una manovra di Palazzo. Le primarie dovevano servire a indicare il segretario del Pd, non il candidato a Palazzo Chigi.
Da quello che dice, sembra che sia già finita la luna di miele tra Renzi e Berlusconi...La simpatia di Berlusconi per Renzi c’è, ed è dovuta al fatto di aver trovato nel Pd finalmente un interlocutore che dice di voler fare delle cose utili per il Paese, le riforme, le liberalizzazioni, che Forza Italia sostiene da anni. Prima di lui abbiamo trovato solo porte chiuse.
Con Renzi a Palazzo Chigi cambierebbe l’atteggiamento di Forza Italia verso le riforme?Assolutamente no. Berlusconi è un uomo che sta ai patti. Peraltro sono le riforme proposte da Forza Italia, alle quali il Pd si è finalmente accodato. Siamo pronti e determinati a votarle. Piuttosto noto che è il Pd ad avere problemi interni sulla legge elettorale.
Il patto riguarda sia la legge elettorale che le riforme costituzionali, bicameralismo, Titolo V. In questo caso serve almeno un anno e mezzo. Rinunciate a chiedere le elezioni a breve?Le riforme camminano se in contemporanea c’è un governo che fa cose utili per il Paese. Un governo che non fa nulla e resta al potere per molto tempo è più dannoso di uno che non fa nulla e dura di meno.
E Renzi non potrebbe fare cose utili? Non è che temete la sua concorrenza?Non so quanto potrebbe reggere Renzi al governo. Finora abbiamo assistito a uno scontro di potere, non a un confronto di idee e di programmi. Poi, la nostra opposizione è stata sempre costruttiva. Se ci propongono provvedimenti utili al Paese li voteremo come abbiamo sempre fatto in passato.
Letta ha parlato nel suo discorso di conflitto d’interesse e di falso in bilancio. Vi sembra una dichiarazione di ostilità verso Forza Italia?No. Ricordo che l’unica legge sul conflitto d’interesse l’abbiamo fatta noi. Siamo pronti a discutere di tutto.
Se il quadro precipitasse e si andasse alle elezioni, chi schierereste come candidato premier?Il nostro leader è Silvio Berlusconi...
Ma con ogni probabilità non potrà essere candidato, per via della legge...Una legge, in democrazia, non può impedire ai moderati di scegliersi il proprio leader. Berlusconi è l’uomo che catalizza la fiducia dei moderati italiani. E, legge o non legge, Berlusconi sarà comunque in campo e noi faremo in modo di far sentire la sua voce e la sua presenza.