Intervista. Lupi: «Anche l’Europa si contraddice fra la Corte e Von der Leyen»
La motovedetta con i migranti portati dall'Albania a Bari
Maurizio Lupi, deputato e leader di Noi Moderati, che idea si è fatto della sentenza del Tribunale di Roma sui migranti trasferiti in Albania e ora riportati in Italia?
Premesso che le sentenze si rispettano, avere dei dubbi o criticare una decisione non significa non rispettare il magistrato che l’ha presa, tanto meno la magistratura nel suo insieme. Nel merito, credo che spetti alla politica determinare quali siano i Paesi sicuri e quali no. Abbasserei i toni perché nessuno grida al complotto. Si tratta di constatare che una sentenza sta bloccando una scelta politica del governo all’interno di un piano più ampio per la gestione dei flussi migratori.
Maurizio Lupi - Dal Web
Lunedì, in Cdm, valuterete una risposta legislativa?
Leggeremo con attenzione la sentenza e, assieme al ministro degli Interni e alla presidenza del Consiglio, valuteremo il modo migliore per rendere ancora più operativo e stringente ciò che è previsto dall’accordo Italia-Albania, che peraltro è stato approvato dal Parlamento.
Chiede di abbassare i toni, ma dire - come ha fatto la premier - che «una parte delle istituzioni è contro il governo» non le sembra l’esatto opposto?
Non ho mai creduto a complotti della magistratura contro la politica. Posso però pensare che questa sentenza va a intralciare l’attuazione di un accordo ratificato dal Parlamento. Aggiungo che mi pare piuttosto contraddittorio che un giudice italiano si appelli a una sentenza europea e allo stesso tempo la presidente della Commissione Ue dica che quell’accordo è un modello a cui l’Europa deve ispirarsi. Il tema è quello di confrontarsi nel merito.
E l’opposizione non lo fa?
Non mi pare. Contestare è legittimo, ma sento delle critiche inaccettabili. Non ho mai sentito il Pd criticare la Ue per l’accordo con la Turchia per trattenere i migranti sulla rotta balcanica. Si tratta di tentativi legittimi per gestire un fenomeno complesso, iscritti in una strategia più ampia che contempla anche il piano Mattei e altri interventi. Ricordo che questo è il governo che ha aumentato il tetto di ingresso del decreto flussi a 450mila persone. L’accoglienza deve essere generosa, come dice il Papa, ma è umana solo se è anche dignitosa.
Il centrosinistra chiede le dimissioni di Nordio per i commenti alla sentenza. Che ne pensa?
Nordio è un esponente di un governo politico e può permettersi di criticare una sentenza. L’opposizione avrebbe dovuto ascoltare anche la seconda parte del suo intervento, in cui afferma che sarebbe contro la sua natura attaccare la magistratura. Ha espresso il suo parere come hanno fatto altri.
I ministri della Lega hanno fatto bene a manifestare a favore di Salvini a Palermo?
Credo sia assolutamente legittimo. Dobbiamo smetterla con questa finzione. Giorgetti o Valditara non hanno vinto una lotteria, sono espressione di una forza politica che è stata votata ed è al governo. Se decidono di partecipare a una forma di protesta rispettosa, non vedo il problema.
Passiamo alla manovra, è soddisfatto del testo? Avete altre proposte?
Sì. Innanzi tutto per il principio di responsabilità a cui è ispirata e che le agenzie di rating stanno premiando. Poi, e questa è una grande battaglia di Noi moderati, per l’attenzione nei confronti delle politiche pro natalità. Il fatto che 2 miliardi siano dedicati a questo ci rende orgogliosi. Un’altra nostra proposta di cui siamo fieri, e che è stata accolta, è il congedo parentale per madri e padri di tre mesi all’80% della retribuzione, un traguardo di civiltà frutto di un lungo impegno di Noi moderati per la conciliazione famiglia-lavoro. Se poi le risorse lo permetteranno, proporremo di intervenire ancora sugli stipendi dei giovani, scuola e piccole e medie imprese.