INTERVISTA. Fiasco: «Tutto dipende da un termine»
Per la lotta alla ludopatia è un giorno funesto?Dipende dal testo che verrà realmente approvato – commenta il sociologo Maurizio Fiasco, uno dei massimi esperti del tema –. Perché se si parla genericamente di ludopatia, che non è riconosciuta dal mondo scientifico, è un giorno funesto, se invece il problema viene inquadrato come gioco d’azzardo patologico, in modo scientificamente rigoroso, allora quel che è uscito dalla porta rientrerà dalla finestra
La battaglia si fa terminologica?Gli inglesi distinguono correttamente patological gambling (azzardo) da patological gaming (gioco). Se il problema assume nella normativa il profilo corretto diventa possibile difendere il diritto alla salute e alla terapia di chi è affetto da questa patologia, diventa possibile parlare di responsabilità civile da parte di chi attenta a questo diritto, come è avvenuto per il tabagismo... È possibile anche arrivare a class action e le associazioni che combattono questa piaga potranno costituirsi parte civile nei processi. Una parola cambia tutto.Cosa dicono i giuristi?Poco. Inspiegabilmente. C’è una specie di tradimento delle professioni sulla ludopatia, un’indifferenza che permette alle idee sbagliate di prosperare.Quali idee?Ad esempio quella che il gioco d’azzardo generi ricchezza. Il giro d’affari è ormai di 100 miliardi, il 12% dei consumi totali del Paese: questo significa innanzitutto che una quota di ricchezza è congelata all’interno di un’industria a circuito chiuso, mentre se alimentasse consumi diversi farebbe girare la macchina del Pil.Ma lo Stato ci guadagna?Al contrario, ci perde. I profitti di quest’industria sono tassati debolmente. Il rapporto tra il gioco d’azzardo e lo Stato produce margini decrescenti di tassazione a fronte di volumi crescenti di gioco: in altre parole più si gioca più lo Stato ci perde. Tant’è vero che quest’anno, rispetto alle previsioni che abbiamo presentato a Bruxelles, incasseremo un miliardo in meno dal mondo del gioco, e questo miliardo andrà recuperato fiscalmente. Il Ministero dell’Economia dovrebbe fare una valutazione completa del beneficio reale che porta quest’attività al Paese.