"Il sistema delle Asl ha a bilancio 70 milioni per i controlli nell'ambito del pubblico impiego, noi siamo pronti a farlo alla metà del costo". Così fonti Inps in merito a verifiche sulle assenze per malattia. Ciò avverrebbe, si spiega, grazie a "un sistema di data mining e all'archivio
dei certificati online di cui l'Istituto ha la gestione". La proposta era
già stata avanzata dopo l'indagine conoscitiva svolta dalla
Commissione affari sociali della Camera sul tema della medicina
fiscale ed era stata fatta propria dal Pd: l'obiettivo è fare un passo avanti verso l'omogenizzazione delle regole tra lavoro pubblico e privato e si riporta le attività delle Asl alla funzione propria di
prevenzione della salute e cura. Il sindaco di Roma Ignazio Marino "non esclude" che a conclusione dell'inchiesta amministrativa interna per verificare i reali motivi che hanno portato all'assenza di massa dei vigili la notte si San Silvestro si possa parlare di licenziamenti. "Ma prima bisognerà controllare con severità ciò che è accaduto". Per il Comandante Clemente, che ha istituito una task force per le verifiche, è sata "un'azione improvvisa e proditoria. Non avevamo avuto nessun tipo di segnale". La Uil annuncia: "Pronti a portare nelle aule di Tribunale che ha infangato il Corpo" per "danno gravissimo d'immagine""Occorre una modifica anche delle altre regole, per omogeneizzare il sistema di controlli nel pubblico e nel privato", spiega l'Inps sempre in merito agli accertamenti fiscali in caso di assenze per malattia. Oggi infatti la competenza dell'Inps in materia si limita al privato, mentre per i dipendenti del settore pubblico la gestione spetta alle Asl. L'adozione di un sistema di 'data mining' (letteralmente estrazione di dati) permette di ottenere la scelta dei soggetti da sottoporre a visita di controllo attraverso un sistema informatico esperto, che garantisce oggettività, conservazione e riproducibilità delle azioni effettuate.
A livello pratico cambierebbe poco per
i cittadini e per i medici di famiglia, perché la procedura per
i certificati di malattia sarebbe la stessa, ma centralizzare
presso l'Inps la procedura di controllo, usufruendo di un
database con specifici algoritmi, potrebbe servire a individuare
in maniera più mirata le persone che abusano sostiene Giacomo
Milillo, segretario nazionale della Fimmg, Federazione italiana
medici di medicina generale. "Come Fimmg saremmo anche favorevoli, per diagnosi brevi (uno,
due giorni), ad un'auto-attestazione del cittadino, che senza
rivolgersi al medico di base potrebbe comunicare l'assenza dal
lavoro all'Inps, per le opportune valutazioni sulla necessità di
effettuare visite fiscali - aggiunge Milillo -. Si tratta di 4-6
milioni di certificati di cui il medico sarebbe "sgravato" in
favore di un maggiore impegno per l'assistenza". Il segretario
nazionale della Fimmg cita anche alcuni dati sui costi delle
visite fiscali: "Qualche anno fa - spiega - per i 12-13 milioni
di lavoratori dipendenti privati si spendevano 50 milioni, lo
scorso anno sono scesi a 20, mentre per tre milioni e mezzo di
dipendenti pubblici la spesa ammonta a 70 milioni".