Quirinale. Sabato il vertice del centrodestra. Incontro Letta-Renzi
Matteo Renzi ed Enrico Letta.
I partiti continuano il confronto in vista delle votazioni al via lunedì 24 alle ore 15 per eleggere il nuovo capo dello Stato, con il Parlamento convocato in seduta comune. Dopo l'incontro di primo mattino a Palazzo Giustiniani (sede secondaria del Senato), tra il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, cresce l'attesa per il vertice del centrodestra di domani, sabato. Silvio Berlusconi sarà a Roma e ci si aspetta che sciolga la riserva sul suo nome. Se così avverrà si potrebbe aprire una nuova fase in vista del voto. La decisione dell'incontro romano è stata presa dopo una telefonata a tre con Matteo Salvini e Giorgia Meloni e con tutta probabilità i leader hanno esercitato una certa pressione affinché il Cavaliere acceleri i tempi.
Sulla sponda opposta, lo stesso Renzi ha parlato oggi anche in tv, al programma "L'aria che tira" su La7: «Agli italiani dico: è complicato, ma giovedi' 27 o venerdi 28 avrete un presidente della Repubblica. Non vi preoccupate se ora c'è una girandola di nomi», ha detto, aggiungendo che al momento sul Quirinale «si è ancora in alto mare, ma è normale».
Intanto lunedì mattina sono convocati i grandi elettori di Forza Italia, circa 150 fra senatori, deputati e delegati regionali, per coordinare il lavoro in vista dell'elezione del prossimo capo dello Stato e per rafforzare il coordinamento con le altre forze politiche del centrodestra. E il leader della Lega, Matteo Salvini, sollecita una soluzione rapida davanti a problemi come l'emergenza del "caro-bollette", davanti alla quale bisogna difendere famiglie, artigiani e imprese: «È doveroso che la politica ragioni sul Quirinale per trovare una soluzione rapida e soddisfacente, ma non deve diminuire l'impegno per risolvere un problema concreto e drammatico come quello delle bollette», è l'opinione di Salvini.