Incontri, veglie di preghiera, presidi. Le diocesi si mobilitano per la pace
La bandiera della pace nel Duomo di Napoli, lo scorso febbraio
Si moltiplicano le iniziative delle diocesi italiane per chiedere la pace. Da Nord a Sud, le Chiese locali propongono attività, anche molto diverse tra loro, ma tutte collegate dalla volontà di promuovere una vera cultura della pace e della convivenza non-violenta. Dai più piccoli, i bambini della scuola dell’infanzia, partono le diocesi di Bergamo e Brescia che, nell’ambito dell’evento “Capitale della Cultura 2023”, sollecita gli alunni a diventare vere «risorse di pace».
Lo strumento utilizzato è un libro colorato dal titolo “Noi siamo una risorsa per la pace”, con protagonista il piccolo Raimondo che insegna ai bambini a intraprendere la strada della condivisione, del rispetto e della tolleranza. Alle amministrazioni comunali del territorio si rivolge, invece, l’appello della Caritas diocesana di Trivento, in provincia di Campobasso, che chiede ai sindaci di installare alla base del monumento ai caduti delle guerre mondiali, questa scritta tratta dalle parole di papa Francesco: « La guerra è una follia! Per tutti i caduti dell’“inutile strage”, per tutte le vittime della follia della guerra, mai più guerre! Da ogni terra si levi un’unica voce: No alla guerra e alla violenza, sì al dialogo e alla pace!».
Sulle orme di don Tonino Bello, profeta della pace, si innestano due iniziative pensate dalle diocesi di Molfetta e di Pistoia. Proprio in occasione del quarantesimo anniversario dell’ordinazione episcopale di don Tonino Bello, che fu vescovo a Molfetta, la diocesi invita le comunità a ritrovarsi al porto domenica 30 ottobre per chiedere il dono della pace. Mercoledì, invece, ha preso il via a Pistoia il ciclo di incontri di spiritualità promosso dall’Ordine francescano secolare “Don Tonino Bello”, interamente dedicato al tema della pace. Sul “Magistero di papa Francesco sulla pace, il dialogo interreligioso e i rapporti tra le culture” si è concentrato l’intervento dell’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che ieri ha preso parte a Palermo all’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia Facoltà teologica di Sicilia.
La diocesi di Savona-Noli affida le intenzioni di pace alla preghiera del Rosario, recitato dalla comunità di Vezzi Portio nella cappella Santa Libera. Domani, intanto, in piazza Goffredo Mameli si terrà un presidio per chiedere la messa al bando delle armi nucleari. Cinque giornate di preghiera per la pace sono previste, da ieri fino a domenica, ad Itri, in provincia di Latina e diocesi di Gaeta, nell’ambito della festa di San Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti. Un presidio per la pace è in programma, sabato, ad Asti e Ivrea, con la partecipazione, tra gli altri, di Acli, Pastorale dei migranti, Centro missionario diocesano, Azione Cattolica e Centro aiuto alla vita. Entrambe le manifestazioni si rifanno al manifesto di Europe for peace e chiedono non soltanto la fine della guerra in Ucraina, ma anche di «tutti i sessanta conflitti armati che causano morti, feriti, distruzioni, profughi, miseria e odio» nel mondo. Anche la “Settimana della bellezza”, promossa dalla diocesi di Grosseto dal 22 al 30 ottobre sarà incentrata sulla costruzione della pace, « per aiutarci a mettere meglio a fuoco la pace che da sempre l’uomo cerca», sottolinea il vescovo Giovanni Roncari, mentre l’arcivescovo di Sorrrento-Castellammare di Stabia, Francesco Alfano, con i parroci del territorio, sollecita le comunità a «remare tutti insieme» per la rinascita sociale del territorio.
Un altro modo per costruire la pace, dal basso, diventando «costruttori di amicizia sociale», come recita il titolo uno degli incontri promossi dalla diocesi. L’invito a «Costruire ponti di pace» è anche il titolo del corso di formazione Cives, promosso a Piacenza dall’Università Cattolica e della diocesi di Piacenza-Bobbio, mentre sull’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco si è concentrato l’intervento del vescovo di Carpi, Erio Castellucci, che martedì ha preso parte al Laboratorio teologico Realino. Infine, stasera a Udine, l’inviato di Avvenire, Nello Scavo, interverrà all’inaugurazione di Spes, la scuola Politica ed Etica sociale dell’arcidiocesi friulana, quest’anno dedicata alle “Vie della pace”.