Attualità

Turismo e inclusione. Assisi città aperta, qui le pietre “parlano”. Proprio a tutti

Giuseppe Matarazzo lunedì 14 ottobre 2024

La magia della Basilica di San Francesco. Una sfera di pietra (sulla sinistra) la racconta con un sistema digitale

Ogni pietra ad Assisi ha un senso, un valore, trasmette spiritualità e narra silenziosamente una storia di fede, traccia il cammino di un Santo che ha fatto con semplicità una grande rivoluzione. Le pietre vive di san Francesco sono un messaggio di fraternità. Per tutti. Le pietre di Assisi parlano e raccontano bellezza e storia della città. Ma lo fanno non solo in senso figurato. Lo fanno davvero, attraverso sfere di travertino e pietra rosa tipica del monte Subasio, collocate davanti ai 14 monumenti Unesco della città. Vere e proprie sculture d’autore, di tre diverse dimensioni, in grado di “animarsi” attraverso sofisticate tecnologie e di comunicare, a visitatori e turisti che si avvicinano, contenuti e immagini inediti e originali accessibili anche a persone con disabilità. Una delle tante iniziative di accoglienza del comune che ospita, non a caso, dal 14 al 16 ottobre, il G7 per l’inclusione e la disabilità. Le grandi potenze mondiali a confronto per garantire a tutti il diritto alla partecipazione alla vita civile, sociale e politica.

Nel proprio piccolo Assisi prova a dare a tutti la possibilità di scoprirla e di vivere sul posto una esperienza piena. “Le Pietre parlano” è un progetto unico, innovativo e inclusivo, ideato e realizzato dal comune umbro, grazie a un finanziamento del Ministero dell’Interno, in seguito a un bando del 2021 rivolto a città d’arte particolarmente colpite dalla diminuzione dei flussi turistici, durante la pandemia. La proposta – presentata dall’ufficio Turismo e Marketing territoriale dell’ente – è risultata tra le migliori, ottenendo il massimo del contributo economico di 200mila euro a fondo perduto per lo sviluppo di varie azioni, con il coinvolgimento della comunità locale, di enti e associazioni del territorio e delle comunità religiose di Assisi. Obiettivo: valorizzare la multidimensionalità dei quattordici beni culturali inseriti nella lista dei siti patrimonio dell'Umanità dell'Unesco grazie a un approccio esperienziale e artistico in grado di renderli più attrattivi, anche per nuovi target di turisti. Parliamo di monumenti che fanno parte del nostro grande patrimonio culturale e che raccontano la storia del Santo Patrono d'Italia: la basilica di San Francesco, la basilica di Santa Chiara, la cattedrale di San Rufino, la Chiesa Nuova, la basilica di Santa Maria degli Angeli, la piazza del Comune, l'eremo delle Carceri, la chiesa di Santa Maria Maggiore, l'abbazia di San Pietro, la Rocca maggiore, la Rocca minore, il santuario di Rivotorto, il santuario di San Damiano, palazzo del Capitano del Perdono. Il perno centrale è la famosa pietra a scaglia bianca, rosata e rossa di Assisi, estratta dal monte Subasio, che rappresenta ciò che lega chiese, piazze, mura ed edifici civili della città e del territorio. Un elemento caratterizzante, che viene reso “parlante” attraverso contenuti e percorsi esperienziali, performance di artisti e nuove opere di design scolpite su sfere di varie dimensioni, con l’intento di offrire al pubblico un punto di vista inedito, partecipato e inclusivo sulla città.

Le pietre parlanti di Assisi. Nella scultura viene inserito un beacon digitale che permette di vivere esperienze multiusensoriali - Comune di Assisi

Le 14 sfere in pietra sono state realizzate dallo scultore umbro Matteo Peducci e in ognuna di esse è stato inserito un beacon digitale, che attiva e segnala la presenza di un dispositivo mobile (cellulare o tablet), dal quale sarà possibile accedere alla App dedicato al progetto, in maniera libera e inclusiva. Qui l’utente trova contenuti originali e accessibili anche a persone ipovedenti o con ridotte capacità cognitive, motorie o uditive. Sono presenti podcast audio monografici dedicati ai monumenti Unesco con la voce dell’attore assisano Mauro Fiorucci, racconti per ragazzi su storie legate alla città animati da bambini e bambine del progetto “Birba chi legge”, letture poetiche su Assisi interpretate da attori del Piccolo Teatro degli Instabili. La cooperativa Fare ha organizzato poi i laboratori didattici per gli istituti scolastici, coinvolgendo oltre 60 classi delle scuole primarie di Assisi, che attraverso le “pietre parlanti” potranno conoscere meglio la città.

“Questo progetto – sottolinea Stefania Proietti, sindaco di Assisi – rappresenta un’eccellenza in Italia e in Umbria, in grado di valorizzare in modo originale e nuovo le risorse della città, con il coinvolgimento della comunità locale e di talenti del territorio. Il valore aggiunto è l’accessibilità di tutti i contenuti anche a persone con diverse forme di disabilità, un’attenzione importante che rende Assisi sempre più aperta e inclusiva, anche sul fronte della fruibilità del patrimonio culturale. In vista del G7 inclusione e disabilità, lanciamo un nuovo segnale concreto su queste tematiche”. “Il progetto – aggiunge Fabrizio Leggio, assessore al turismo e marketing territoriale – raggiunge un duplice scopo: da una parte offre un approccio innovativo alle bellezze di Assisi e dall’altra restituisce una serie di dati e informazioni sullo spostamento dei turisti in città, permettendoci diverse azioni proattive, rivolte all’ottimizzazione dei flussi, anche in vista dei prossimi importanti grandi eventi come il Giubileo e i centenari francescani”.

Il progetto "Musei per tutti nel Parco del Subasio": il Foro Romano di Assisi - Comune di Assisi

Assisi, ma non solo. È tutto il territorio che prova a vincere la sfida dell’inclusività. Ed ecco il progetto “Musei per tutti nel Parco del Subasio” che mette in rete le strutture museali di Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina per accogliere pienamente le persone con difficoltà cognitive e disabilità motorie, grazie a tecnologie avanzate e soluzioni digitali su misura. L’iniziativa – realizzata con il contributo della Regione Umbria – interessa otto musei civici: Pinacoteca Comunale, Foro Romano e collezione archeologica con Domus del Lararium e Domus di Properzio e Rocca Maggiore ad Assisi; Pinacoteca Civica e Diocesana e Villa dei Mosaici a Spello; Pinacoteca Comunale e Museo Archeologico a Nocera Umbra; Museo del Ricamo e del Tessile a Valtopina. Strutture messe in rete, attraverso un’apposita strategia di comunicazione che ha previsto la realizzazione di un marchio unico e la creazione di contenuti multimediali e digitali realizzati su misura che ne migliorano l'esperienza di visita, rendendoli interconnessi e facilmente fruibili da tutti, inclusi utenti con disabilità motorie, visive, uditive e intellettive. Così Assisi e il Subasio sono davvero aperti a tutti.