Il caso. In 100mila per la casa a 1 euro. La Sicilia prova a rivitalizzare l'interno
Ecco la casa a 1 euro per un anno. L'immobile, a due passi dal Belvedere sulla Valle del Belìce, potrà essere visitato Sabato 26 e Domenica 27 marzo, in occasione di un Open House che comprenderà altre iniziative come una Fiera enogastronomica dei prodotti bio del territorio, con degustazioni in piazza e visite guidate.
Esiste ormai da tempo una nuova categoria di turisti: i nomadi digitali. A loro si rivolge una proposta a dir poco strabiliante di Airbnb, il portale online nato nel 2007 nella Silicon Valley per mettere in contatto chi cerca un alloggio a tempo limitato per le proprie vacanze con un proprietario che ne offre uno a buon prezzo. Si tratta di un soggiorno per un anno a Sambuca, borgo di circa 5mila abitanti in mezzo ai boschi, a metà strada tra Agrigento e Palermo, praticamente gratis. O, meglio, il Comune mette a disposizione una casa su tre livelli, nel centro storico, completamente ristrutturata e vicina al Belvedere del Belìce al costo simbolico di un euro.
Al bando hanno risposto in più di 100mila. Le richieste sono arrivate in poche settimane da ogni angolo del pianeta. Il 22% proviene da residenti negli Stati Uniti, il 15% dall’Argentina, il 10% dall’India, l’8% dal Messico e il 5% dal Regno Unito.
Ma ci sono utenti del web che hanno cliccato per candidarsi anche da Canada, Cile, Sudafrica, Nuova Zelanda, Cina e Giappone.
Tutta gente che vorrebbe venire in Sicilia per dodici mesi continuando però a svolgere il proprio lavoro grazie allo “smart working”.
Inoltre, chi vincerà la gara, non potrà soltanto abitare con la propria famiglia nella storica magione ma, volendo, potrà diventarne anche un temporaneo “host” affittando ad altri, sempre attraverso la piattaforma digitale, una o più stanze della casa.
Un affare, non c’è che dire. E non solo per il “remote worker” che si trasferirà ma anche per le comunità locali che a causa dello spopolamento sono a rischio sopravvivenza.
«Dalla vendita delle “Case a 1 euro” ripetuta quest’anno con un secondo bando, è scaturito un investimento economico stimato in almeno 25 milioni di euro, tra diretto e indotto, dando una boccata d’ossigeno alle imprese, all’artigianato, al commercio e al tessuto produttivo del paese» spiegano, raggianti, il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e il vice sindaco Giuseppe Cacioppo, ideatore dell’iniziativa.
«Ma soprattutto il recupero di questi immobili ha restituito bellezza e decoro al nostro centro storico – aggiungono – diventando esempio di rigenerazione urbana per tanti altri borghi d’Italia».
Comunque, l’idea della casa da affittare a un euro per un lungo periodo in un paese che rischia di scomparire non è una novità: Airbnb aveva già lanciato, infatti – proponendo ai nomadi digitali le stesse condizioni – bandi per l’affitto di immobili rigenerati e trasformati in residenze d’artista a Civita di Bagnoregio (il borgo che sorge sull’argilla tra i calanchi del Viterbese), a Lavenone in Valle Sabbia (490 abitanti, vicino al lago d’Idro, in provincia di Brescia) e Civitadicampomarano (341 anime in provincia di Campobasso, con uno splendido castello Angioino).
E si affaccia ora l’idea di varare, in collaborazione tra enti locali e associazioni imprenditoriali, programmi specifici per questi nuovi viaggiatori col “device”. Vi saranno allora altre occasioni per rispondere a una così vasta richiesta di soggiorni quasi gratis in località di vacanze. Un modo anche per apprezzare cultura, tradizioni, natur e prodotti eno-gastronomici del Paese più bello del mondo.