Il Senato ha approvato con 175 voti favorevoli il decreto legge che abolisce la prima rata Imu. I no sono stati 55, gli astenuti 17. Il provvedimento è ora legge.Con questo decreto legge, nella prospettiva del passaggio nel 2014 a un sistema di service tax definito Trise, non è più dovuta la prima rata dell'Imu sull'abitazione principale.
Ecco le novità del provvedimentoViene allargato lo status di prima casa, con relativa esenzione dall'imposta, alle case popolari, alle abitazioni delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, ai terreni agricoli e i fabbricati rurali, all'invenduto delle imprese costruttrici. Tra gli esenti compaiono anche gli immobili destinati alla ricerca scientifica, quelli posseduti da personale delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. All'elenco si sono aggiunti anche gli immobili affidati in comodato d'uso come abitazione principale ai parenti di primo grado, genitori e figli.Con lo stesso provvedimento, dall'anno d'imposta 2013 anche la "cedolare secca" applicata ai redditi derivanti dall'affitto di immobili passa dal 19% al 15% per gli affitti ad equo canone.I mutui agevolati e garantiti dalla Cassa depositi e prestiti saranno destinati in via prioritaria alle prime case, ma potranno usufruirne anche tutti gli altri immobili. La priorità all'accesso dei mutui agevolati garantiti dalla Cdp è riconosciuta non solo per le giovani coppie e le famiglie numerose, ma anche per i "nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile".